La furia delle donne - Rappresentazioni di genere dell’ira femminile a partire dal mito
Lunedì 13 maggio alle 17, nell'aula A2 del Monastero dei Benedettini, si svolge l'incontro dal titolo "La furia delle donne - Rappresentazioni di genere dell’ira femminile a partire dal mito", nuovo appuntamento del terzo ciclo di seminari e convegni de “I lunedì del classico”.
Il tema
Fin dal VII secolo, con la satira del poeta Semonide di Amorgo, le donne e le loro passioni sono state descritte da altri. Sono state cagne, cavalle, scimmie, api; il loro corpo è da sempre lo scenario in cui le passioni si combattono. Così, in preda ai sentimenti più forti e violenti, i corpi si modificano e si induriscono, fino a rappresentare una sorta di armatura, uno scudo resistente contro le ingiustizie e la violenza.
A partire da alcuni miti, celebri e non, si racconterà l’esistenza nell’antichità del sorprendente fenomeno delle passioni di genere: le donne, per i greci e i romani, vivevano la violenza dei sentimenti in modo totalmente diverso dagli uomini, spesso in modo più intelligente e strategico.
Discuteranno sull’argomento Silvia Romani (Università Statale di Milano) e Loredana Cardullo (Università di Catania).
Sarà possibile seguire il seminario anche a distanza attraverso la piattaforma MS Teams scrivendo a ilun.delclassico@gmail.com.
Il ciclo
L’iniziativa nasce dalla volontà del Dipartimento di Scienze Umanistiche, della Scuola Superiore di Catania, della Scuola di Specializzazione in Beni archeologici (docenti Monica Centanni, Paolo B. Cipolla, Giovanna R. Giardina, Orazio Licandro e Daniele Malfitana), con il patrocinio dell’Associazione Internazionale di Studi Tardoantichi e dell’Associazione Italiana di Cultura Classica, per favorire un maggior coinvolgimento degli studenti e un’apertura all’esterno, oltre il perimetro accademico, delle scienze antiche.
Gli incontri hanno carattere interdisciplinare e costituiscono l’occasione per dialogare sul valore dei classici come risorsa di un presente che interroga il passato.
È prevista la possibilità del riconoscimento di 3 CFU. Requisiti necessari saranno la frequenza in presenza di almeno due terzi delle ore del ciclo di seminari e un colloquio orale come prova di idoneità.