ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO

Anno accademico 2021/2022 - 2° anno
Docente: Francesco PATERNITI
Crediti: 8
SSD: IUS/09 - ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO
Organizzazione didattica: 200 ore d'impegno totale, 152 di studio individuale, 48 di lezione frontale
Semestre:

Obiettivi formativi

1. Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): l’apprendimento delle Istituzioni di Diritto Pubblico permetterà allo studente di sviluppare le capacità di comprensione giuridica e di maturare sotto il profilo della coscienza civile e della consapevolezza del proprio ruolo nella società. Egli, affrontando la tematica dei diritti inviolabili dell’uomo e degli inderogabili doveri di solidarietà politica, economica e sociale, acquisirà una maggiore sensibilità sulle questioni sociali di grande importanza. Attraverso lo studio delle fonti normative, invece, egli dimostrerà di aver acquisito gli indispensabili strumenti per decodificare un testo normativo, intuirne rapidamente la coerenza a Costituzione, il rango giuridico, le relazioni con l’ordinamento e le potenzialità applicative. Infine, egli conoscerà approfonditamente sia le istituzioni nazionali e la relativa distribuzione del potere, sia l’articolazione territoriale della Repubblica.

2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): lo studente deve, anzitutto, essere in grado di distinguere se una fonte normativa sia nazionale, comunitaria oppure internazionale, intuire quale fra queste debba essere applicata al caso concreto ed il rango di cui essa è dotata. Inoltre, egli deve essere capace di interpretare il significato di una disposizione, cogliendo se la stessa sia o meno coerente a Costituzione. Egli dovrebbe anche avere gli strumenti per intuire il “destino” di un atto normativo, qualora questo dovesse essere incostituzionale, contrastare con una fonte di pari rango già in vigore ecc, applicando i criteri ordinatori delle fonti, anche essi oggetto di studio. Sotto il profilo della conoscenza delle istituzioni, lo studente deve essere all’altezza di descrivere i poteri dello Stato, le relazioni fra essi e con il corpo sociale, non limitandosi alla forma di governo parlamentare italiana, ma anche con riferimento alla realtà statunitense, francese, svizzera, israeliana ecc.

3. Autonomia di giudizio (making judgements): lo studente deve avere la capacità di criticare una normativa e argomentare le proprie opinioni, facendo anzitutto riferimento alla Carta costituzionale italiana e ai valori in essa contenuta. Egli, volendo applicare il metodo baconiano, non deve però solo evidenziare la pars destruens, ma anche la pars costruens e, dunque, congetturare una o più norme alternative che appaiono maggiormente auspicabili. Inoltre, lo studente deve aver sviluppato una particolare sensibilità rispetto alle tematiche di interesse sociale, aventi talvolta un forte impatto etico e riconoscere in quali casi una disciplina giuridica non sia ulteriormente procrastinabile.

4. Abilità comunicative (communication skills): lo studente deve conoscere la terminologia giuridica e non deve incontrare difficoltà nella comprensione ed esposizione di un atto normativo. Egli, all’occorrenza, deve saper comunicare chiaramente l’oggetto di un testogiuridico, sintetizzarne i punti fondamentali e cogliere le eventuali implicazioni. Inoltre, deve saper comparare più provvedimenti, talvolta anche prodotti geneticamente all’esterno, ad esempio presso la Comunità europea. Tali abilità risulteranno al laureato utili per i futuri rapporti di lavoro, dovendo egli aver acquisito confidenza con il diritto comunitario, sempre più rilevante in numerosi settori di disciplina. A tale scopo, nell’ambito delle attività didattiche, oltre alla valorizzazione delle lezioni frontali, si fa ampio ricorso a seminari integrativi di impronta comparatistica.

5. Capacità di apprendimento (learning skills): lo studente deve aver acquisito capacità di apprendimento tali da poter proseguire autonomamente nello studio delle materie giuridiche, anche ai più alti livelli. Le Istituzioni di Diritto Pubblico, infatti, essendo materia di ampio respiro, garantiscono la conoscenza dei principi fondamentali dell’ordinamento giuridico e dei rapporti fra gli organi dotati di potestà di imperio. Lo studente, dunque, nell’affrontare altre materie, possiede già le coordinate essenziali per uno studio maturo e proficuo.


Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Lezioni frontali


Prerequisiti richiesti

Conoscenza dei principali temi di attualità, con ciò intendendo le vicende istituzionali, politiche, sociali ed economiche rispetto alle quali il diritto, in generale, ed il diritto pubblico, in particolare, si pone come strumento in grado di offrire regole e soluzioni.


Frequenza lezioni

Consigliata ma non obbligatoria.


Gli studenti lavoratori non frequentanti possono contattare direttamente il docente per chiarimenti sul percorso. Per gli studenti Erasmus è prevista la possibilità di concordare il programma d’esame previo colloquio con il docente.


Contenuti del corso

Il corso di Istituzioni di Diritto Pubblico si soffermerà sugli elementi costitutivi dello Stato, prendendo in esame i soggetti istituzionali (organi ed enti) e le regole di organizzazione che li riguardano. Attenzione sarà prestata anche alle relazioni esterne del nostro ordinamento giuridico. Oggetto di studio sarà anche il sistema delle fonti del diritto. Verranno presi in considerazione i diritti ed i doveri riconosciuti all'interno del nostro ordinamento. Attenzione sarà riservata alla Pubblica Amministrazione, al sistema di Giustizia Costituzionale ed all'articolazione territoriale della Repubblica.

Il corso si svolgerà in 24 lezioni di didattica frontale di 2 ore cadauna, per complessive 48 ore di lezione.

Ulteriormente, durante lo svolgimento del corso, il docente valuterà l'opportunità di organizzare dei “gruppi di studio”, la partecipazione ai quali sarà assolutamente facoltativa. Ciascun gruppo, sulla base di un argomento concordato con il docente, riceverà degli specifici materiali didattici finalizzati all’approfondimento di una tematica. Sulla base di ciò, gli studenti che avranno aderito al “gruppo di studio” si impegneranno ad analizzare l’argomento prescelto e, al termine di questo lavoro di studio, a illustrare alla classe l’esito della loro attività di approfondimento.


Testi di riferimento

MANUALE

Per lo studio della disciplina si consiglia l'adozione del seguente manuale:

F. Giuffré, I.A. Nicotra, F. Paterniti, Diritto Pubblico e Costituzionale, 5ª edizione, Giappichelli, 2018, pp. 3-494 (ad esclusione del Cap. V della Parte II, dal titolo: "La Magistratura", pp. 295-312)

in alternativa è facoltà degli studenti utilizzare il seguente manuale:

R. Bin-G. Pitruzzella, Diritto Pubblico, 18ª edizione, Giappichelli, 2020, pp. XXVII-XXXV; 3-543 (ad esclusione del Percorso II, Cap. VIII dal titolo: "L'amministrazione della giustizia", pp. 503-512)

 

RACCOLTA DI LEGGI DEL DIRITTO PUBBLICO

Per la preparazione della materia è indispensabile la lettura e lo studio delle norme giuridiche che interessano la disciplina e che possono essere consultate dalla seguente raccolta di leggi:

AA. VV., Leggi fondamentali del diritto pubblico e costituzionale, 44ª edizione, Giuffré, 2020



Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1Elementi costitutivi dello StatoF. Giuffré, I.A. Nicotra, F. Paterniti, Diritto Pubblico e Costituzionale, 5ª edizione, Giappichelli, 2020 
2Le forme di StatoF. Giuffré, I.A. Nicotra, F. Paterniti, Diritto Pubblico e Costituzionale, 5ª edizione, Giappichelli, 2020 
3Le forme di governoF. Giuffré, I.A. Nicotra, F. Paterniti, Diritto Pubblico e Costituzionale, 5ª edizione, Giappichelli, 2020 
4I principi fondamentali dell'ordinamento costituzionaleF. Giuffré, I.A. Nicotra, F. Paterniti, Diritto Pubblico e Costituzionale, 5ª edizione, Giappichelli, 2020 
5Diritti, libertà e doveriF. Giuffré, I.A. Nicotra, F. Paterniti, Diritto Pubblico e Costituzionale, 5ª edizione, Giappichelli, 2020 
6Le fonti del dirittoF. Giuffré, I.A. Nicotra, F. Paterniti, Diritto Pubblico e Costituzionale, 5ª edizione, Giappichelli, 2020 
7Il GovernoF. Giuffré, I.A. Nicotra, F. Paterniti, Diritto Pubblico e Costituzionale, 5ª edizione, Giappichelli, 2020 
8Il ParlamentoF. Giuffré, I.A. Nicotra, F. Paterniti, Diritto Pubblico e Costituzionale, 5ª edizione, Giappichelli, 2020 
9Il Presidente della RepubblicaF. Giuffré, I.A. Nicotra, F. Paterniti, Diritto Pubblico e Costituzionale, 5ª edizione, Giappichelli, 2020 
10La Corte CostituzionaleF. Giuffré, I.A. Nicotra, F. Paterniti, Diritto Pubblico e Costituzionale, 5ª edizione, Giappichelli, 2020 
11La Pubblica AmministrazioneF. Giuffré, I.A. Nicotra, F. Paterniti, Diritto Pubblico e Costituzionale, 5ª edizione, Giappichelli, 2020 
12L'articolazione territoriale della RepubblicaF. Giuffré, I.A. Nicotra, F. Paterniti, Diritto Pubblico e Costituzionale, 5ª edizione, Giappichelli, 2020 
13Le organizzazioni internazionaliF. Giuffré, I.A. Nicotra, F. Paterniti, Diritto Pubblico e Costituzionale, 5ª edizione, Giappichelli, 2020 

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

L’esame si svolgerà oralmente


Esempi di domande e/o esercizi frequenti

L'esame si svolgera’ sulla base di una discussione ragionata ed analitica, durante la quale lo studente dovra’ dimostrare la capacita’ di argomentare le tesi giuridiche proposte, evidenziando i collegamenti tra i vari istituti giuridici interessati. in ragione di cio’, non e’ possibile predeterminare una domanda tipo, poiche’ ciascun argomento selezionato in sede di esame altro non e’ se non l’input iniziale di una discussione piu’ ampia.