In entrata

Il progetto attuato sin dal 1998 dal Centro di Orientamento e Formazione dell’Università di Catania – e condiviso con i Dipartimenti, tra cui Scienze della Formazione - mira ad intervenire all’interno del processo educativo già a partire dalle scuole secondarie di secondo grado, favorendo lo sviluppo delle diverse componenti del processo di scelta responsabile:
  1. L’equilibrato sviluppo delle aree di sviluppo psicologico e psicosociale che sono i prerequisiti essenziali di una scelta ‘matura’: coscienza di sé, autonomia, capacità di adattamento (assertività, gestione delle frustrazioni e dello stress), valori e interessi lavorativi.
  2. La congruenza tra le aree psicologiche citate e le scelte scolastico-professionali. Essenziale al riguardo è l’efficacia del processo decisionale e della capacità di problem-solving, sia durante il percorso di maturazione che al momento della scelta. Senso di autostima e auto-efficacia, e capacità di perseveranza sono le variabili che mediano tra le caratteristiche di personalità e l’efficacia delle scelte.
  3. Parallelamente vanno tenute in considerazione due componenti importanti quali la stabilizzazione delle attitudini e la progressiva presa di coscienza di esse da parte degli studenti, e la formazione ad un metodo di studio adeguato. Senza la concorrenza di questi elementi la carriera universitaria intrapresa rischia di diventare frustrante e di ritardare o interrompersi precocemente.
            Va rilevato che altri due aspetti sarebbero essenziali per l’efficacia complessiva del lavoro di orientamento: la congruenza tra scelte, curricoli offerti nello studio universitario, e inserimento lavorativo. Problemi di grandissima rilevanza ma la cui valutazione esula dalle possibilità di un progetto portato avanti da una singola struttura universitaria, richiedendo un coordinamento di interventi a livello più ampio.  Specialmente la congruenza tra scelte e realizzazione lavorativa successiva, che in definitiva valuta l’efficacia complessiva del processo di orientamento al lavoro, richiede periodi di follow-up lunghi, e metodologie complesse e costose. Attualmente questa ricerca viene compiuta solo a livello statistico-probabilistico, e i risultati sono operativamente poco rilevanti perché è difficile tenere conto, nel lavoro educativo quotidiano, di variabili spesso poco conoscibili o ponderabili. È utile solo in termini generali sapere quanti soggetti orientati ad una certa scelta abbiano trovato lavoro – e quindi che probabilità ha di ottenere lo stesso risultato chi compie, in condizioni diverse, la stessa scelta – se non sappiamo quali variabili contestuali e soggettive (variabili di personalità, capacità di adattamento, ecc.) abbiano determinato l’esito più o meno soddisfacente in termini occupazionali, al di là delle variabili socio-ambientali abbastanza conosciute ma troppo generiche per poter essere utilizzate nel lavoro orientativo personalizzato.
 
      Il progetto del Centro di Orientamento e Formazione del nostro Ateneo – con l’attiva partecipazione del nostro Dipartimento (uno dei docenti, il prof. Di Nuovo, è dal 1999 il responsabile scientifico del servizio di Counseling orientativo e psicologico) - si è proposto obiettivi specifici quali:
  • promuovere una collaborazione tra Università e professioni, in un’azione comune con gli Ordini professionali, le Associazioni di categoria, le Camere di Commercio sul complesso tema del rapporto tra studi universitari e mondo del lavoro;
  • contribuire alla formazione in servizio e all’aggiornamento dei docenti della secondaria superiore, in particolare i ‘referenti’ per l’orientamento, e supportarli nella loro azione all’interno della scuola;
  • organizzare momenti di incontro e meetings (come il ‘Salone dello studente’ prima, poi i ‘Career Days’ tenuti nella sede del Dipartimento) ed altre iniziative di pubblicizzazione finalizzate al raggiungimento degli obiettivi sopra esposti.
Sul piano operativo, sono stati presi contatti con i C.S.A., i Distretti scolastici delle province del bacino d’utenza dell’Ateneo (Catania, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa) e con le singole scuole ove possibile, per presentare il progetto e le attività che in esso vengono svolte, insieme ai principi ispiratori dell’orientamento educativo. E’ stata curata la sensibilizzazione dei docenti referenti nominati dalle scuole, verso una forma di orientamento educativo, articolato nell’arco del secondo triennio: l’obiettivo è proporre agli studenti un’immagine delle professioni adeguata alla situazione attuale, rapportandola da un lato all’immagine che essi hanno di sé e delle proprie motivazioni, capacità ed interessi, dall’altra ai diversi curricula accademici. La sensibilizzazione è stata effettuata mediante incontri in piccoli gruppi con i docenti referenti e la consegna di materiali appositamente apprestati in una ‘guida per i docenti’.
Parallelamente alle attività descritte, è stata curata l’apertura al pubblico di uno ’sportello’ di accoglienza degli studenti che volessero richiedere approfondimenti personali o in piccoli gruppi. Questo sportello ha lavorato in stretto rapporto con il servizio di counseling psicologico e psicopatologico, anch'esso attivato dal Centro Orientamento e Formazione dell’ateneo.
Tutto il lavoro svolto è stato sottoposto a monitoraggio e verifica relativamente sia ai dati raccolti, sia a parametri di gradimento/efficacia da parte degli utenti, mediante appositi questionari e interviste.
L’esperienza acquisita ha dimostrato che il collegamento e l’integrazione tra l’intervento pre-universitario, il tutorato e counseling all’interno dell’Università ed in particolare nei primi anni e nei momenti ‘critici’, è la condizione indispensabile perché un Ateneo moderno ed efficiente possa rispondere nel modo più completo ed efficace ai bisogni formativi delle giovani generazioni.
 
Il Dipartimento di Scienze della Formazione partecipa a questo progetto con attività specifiche, supportate dai docenti dei cosi di laurea di Scienze pedagogiche e psicologiche; si segnalano le tante convenzioni attive con scuole delle province di Catania, Siracusa e Ragusa.
 
Va menzionata in particolare l’esperienza di ‘Rete Orienta’ condotta dalla Cattedra di Psicologia dell’Orientamento scolastico-professionale a partire dal 2001-'02 e tuttora attiva mediante una convenzione con il COF e l’intero Ateneo.
  In pieno accordo con gli obiettivi stabiliti nel Consiglio d'Europa del 2000 a Lisbona, le iniziative che hanno accompagnato i ragazzi delle scuole secondarie di I grado di Acireale, hanno avuto la capacità di implementare processi di cambiamento nella cultura dell’orientamento, nonché nella prevenzione della dispersione scolastica, creando una rete interistituzionale (Ente Locale, Formazione Professionale, Istituzioni Scolastiche, Enti privati, Università) fondata sulla concertazione e sul lavoro di squadra.
Il progetto “Rete-Orienta”, avviato nell’anno scolastico 2006/2007, amplia l’attività di orientamento rivolta alla formazione e consulenza agli insegnanti, per promuovere l’acquisizione di competenze orientative in grado di supportare i ragazzi nel loro percorso di scelta.
Il progetto si è consolidato grazie all’integrazione interistituzionale ufficializzata tramite la sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra gli Enti coinvolti: Comune di Acireale (Assessorato Pubblica Istruzione - Servizio di Psicologia Scolastica), gli Sportelli Multifunzionali CE.FO.P., C.I.O.F.S. Fp Sicilia e I.A.L.Cisl Sicilia di Acireale, cinque Istituti secondari di I grado di Acireale e come nuove risorse l’Ufficio Scolastico Provinciale di Catania e la Cattedra di Psicologia dell’orientamento scolastico e professionale della Facoltà di Scienze della Formazione, e successivamente il COF e il CiNAP d’Ateneo.
La progressiva diffusione delle azioni più innovative, la crescita esponenziale del numero di incontri e delle ore di attività in classe, e il coinvolgimento attivo di numerose sezioni di scuola media e superiore, ha portato ad una valutazione positiva da parte della Commissione tecnica del Ministero della Funzione Pubblica (nell’ambito del Premio “Cento progetti al servizio dei cittadini”); ed è stata inserita nella banca dati dei “Buoni Esempi” del Ministero dell’Istruzione.
Il progetto “Rete-Orienta” è ancora in atto e si propone come modello per altre iniziative di collegamento fra la ricerca scientifica come competenza dell’Università e le richieste di orientamento del territorio, da estendere ad altre realtà locali del bacino d’utenza del Dipartimento.
Ultima modifica: 
01/03/2018 - 08:13