STORIA DELLA MARGINALITA' NEL MONDO ROMANO

Anno accademico 2017/2018 - 2° anno - Curriculum Educatore sociale e di comunita'
Docente: Gaetano Maria ARENA
Crediti: 6
SSD: L-ANT/03 - STORIA ROMANA
Organizzazione didattica: 150 ore d'impegno totale, 114 di studio individuale, 36 di lezione frontale
Semestre:

Obiettivi formativi

  • definire in àmbito sociologico e soprattutto storiografico i diversi sottoinsiemi sociali di Roma antica ai quali può essere riconosciuta la condizione di “marginalità”, attraverso l’indispensabile ausilio di alcune tipologie di fonti (testi giuridici, omelie, narrazioni agiografiche), talora espressione del punto di vista della cultura dominante;
  • analizzare le differenti strategie di acculturazione (integrazione, assimilazione, separazione, marginalizzazione) nei rapporti fra la cultura dominante e le culture locali;
  • delineare la storia dei marginali nell’Occidente tardoantico (Italia, Gallia, Spagna, Nordafrica) fra III e VI/VII secolo d.C.;
  • individuare i meccanismi di esclusione attuati all’interno della società romana tardoantica, le possibili interrelazioni fra gruppi differenti di marginali, i legami e i conflitti tra i diversi strati, il sistema dei valori culturali e dell’immaginario collettivo, l’attuazione o meno di metodi di recupero della devianza, l’eventuale previsione di sistemi rieducativi, riabilitativi e/o di reinserimento lavorativo, gli atteggiamenti di condanna morale o di repressione da parte della Chiesa e dello Stato.

Frequenza lezioni

La frequenza non è obbligatoria, ma decisamente consigliata.


Contenuti del corso

  • gli apporti della sociologia e della storiografia contemporanee allo studio della “marginalità” nel mondo romano;
  • gli aspetti socio-economici della marginalità: i poveri;
  • il lessico latino della mendicità nel mondo pagano e in quello cristiano;
  • i valori dell’evergetimo e dell’elemosina; identità sociale dei mendicanti e luoghi della mendicità; le strutture d’accoglienza e le tipologie degli assistiti; l’organizzazione ecclesiastica dell’elemosina: tipologie, forme e tempi;
  • gli aspetti socio-economici della marginalità: i forestieri (vagabondi, lavoratori stagionali, pastori, coloni fuggiaschi, monaci e pellegrini);
  • gli aspetti giuridici della marginalità: gli infames (prostitute e sfruttatori, attori e gladiatori) e gli operatori dell’occulto (indovini, maghi e astrologi);
  • criminali (ladri, briganti e detenuti). Usi giudiziari del carcere; dislocazione, struttura e organizzazione dei luoghi di detenzione.

Testi di riferimento

  • V. Neri, I marginali nell’Occidente tardoantico. Poveri, ‘infames’ e criminali nella nascente società cristiana, Bari Edipuglia 1998, pp. 7-500.
  • C.R. Whittaker, Il povero, in A. Giardina (a cura di), L’uomo romano, Roma-Bari Laterza 1989, pp. 299-333.
  • B.D. Shaw, Il bandito, in A. Giardina (a cura di), L’uomo romano, Roma-Bari Laterza 1989, pp. 335-384.
  • G. Arena, Il fuoco, la croce, le bestie: i supplicia dei latrones fra punizione, vendetta e terrore, in Annali della Facoltà di Scienze della Formazione di Catania 3, 2004, pp. 55-77 (disponibile on line all’indirizzo http://ojs.unict.it/ojs/index.php/annali-sdf/article/view/79/67).


Programmazione del corso

 *ArgomentiRiferimenti testi
1*Il concetto di marginalità nella sociologia e nella storiografia contemporanee. Il campo e le problematiche della ricerca.Neri, Introduzione. 
2*I mendicanti.Neri, Parte I, Capitolo 1. 
3*L'elemosina e i mendicanti.Neri, Parte I, Capitolo 2. 
4*Poveri “buoni” e poveri “cattivi” nella prospettiva delle fonti pagane fra stereotipi e pregiudizi.Whittaker, pp. 299-333. 
5*I forestieri.Neri, Parte I, Capitolo 3. 
6*Le professioni infamanti e le professioni proibite.Neri, Parte I, Capitolo 4. 
7*I ladri.Neri, Parte II, Capitolo 5. 
8*I briganti.Neri, Parte II, Capitolo 6. 
9*La figura del bandito nei romanzieri latini e greci e nella agiografia cristiana.Shaw, pp. 335-384. 
10*Il banditismo isaurico.Arena, pp. 55-77. 
11*I detenuti.Neri, Parte II, Capitolo 7. 
12*Conclusioni.Neri, Conclusioni. 
* Conoscenze minime irrinunciabili per il superamento dell'esame.

N.B. La conoscenza degli argomenti contrassegnati con l'asterisco è condizione necessaria ma non sufficiente per il superamento dell'esame. Rispondere in maniera sufficiente o anche più che sufficiente alle domande su tali argomenti non assicura, pertanto, il superamento dell'esame.

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

Prova orale.