PRATICHE NARRATIVE E FORMAZIONE DEL SE' PERSONALE E PROFESSIONALE

Anno accademico 2015/2016 - 2° anno
Docente: Francesca PULVIRENTI
Crediti: 10
SSD: M-PED/01 - PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE
Modalità di erogazione: Tradizionale
Organizzazione didattica: 250 ore d'impegno totale, 190 di studio individuale, 60 di lezione frontale
Semestre:

Obiettivi formativi

Negli ultimi decenni, nel quadro degli orientamenti di ricerca di impostazione postcognitivista e costruttivista, si è sviluppata una particolare linea di ricerca che assume come fuoco d’indagine le “epistemologie personali e professionali” in un approccio qualitativo e narrativo. Raccontarsi, dare forma alle biografie personali e professionali, sembra rappresentare per l’organizzazione il modo attraverso cui scoprire la propria identità, produrre cambiamento e dare qualità ad una realtà lavorativa in trasformazione. Si delinea, dunque, una formazione come luogo e spazio discorsivo e progettuale, dove i professionisti, parlando di sé e mettendo in parola il proprio agire, possono interpretare e ridisegnare il Sé professionale. Il corso intende promuovere negli studenti una riflessione sul rapporto tra dimensione narrativa, semplessità, dimensione formativa suggerendo una possibile strada metodologica da percorrere, capace di coniugare la dimensione della ricerca con quella della formazione e dello sviluppo delle risorse personali e professionali.
In particolare mira ad offrire, attraverso testimonianze di esperti delle pratiche narrative, strumenti per una maggiore diffusione e conoscenza del significato che la narrazione ha nel nuovo quadro concettuale entro cui, oggi, nei diversi campi e nelle diverse realtà territoriali, si definiscono la formazione e le nuove logiche dell’azione formativa.
In tale quadro la narrazione, via semplessa per nuove logiche di azioni formative, di marcatura ermeneutica, si pone come paradigma in grado di ripensare l’identità narrativa “dell’infanzia”, “delle donne”, “del Sé professionale” e “del Sé digitale”, aprendo spazi semplessi ad un’infanzia-esperienza, all’esperienza muta delle donne, al Sé professionale e al Sé digitale.
Il corso mira, pertanto, a suggerire una possibile strada metodologica da percorrere, capace di coniugare la dimensione della ricerca con quella della formazione e dello sviluppo delle risorse personali e professionali.

Prerequisiti richiesti

Nessun prerequisito richiesto.


Frequenza lezioni

La frequenza è consigliabile, per poter partecipare ad attività di lavoro di gruppo sulla narrazione.


Contenuti del corso

Negli ultimi decenni, nel quadro degli orientamenti di ricerca di impostazione postcognitivista e costruttivista, si è sviluppata una particolare linea di ricerca che assume come fuoco d’indagine le “epistemologie personali e professionali” in un approccio qualitativo e narrativo. Raccontarsi, dare forma alle biografie personali e professionali, sembra rappresentare per l’organizzazione il modo attraverso cui scoprire la propria identità, produrre cambiamento e dare qualità ad una realtà lavorativa in trasformazione. Si delinea, dunque, una formazione come luogo e spazio discorsivo e progettuale, dove i professionisti, parlando di sé e mettendo in parola il proprio agire, possono interpretare e ridisegnare il Sé professionale. Il corso intende promuovere negli studenti una riflessione sul rapporto tra dimensione narrativa, semplessità, dimensione formativa suggerendo una possibile strada metodologica da percorrere, capace di coniugare la dimensione della ricerca con quella della formazione e dello sviluppo delle risorse personali e professionali.

Il programma in particolare mira ad offrire, attraverso testimonianze di esperti delle pratiche narrative, strumenti per una maggiore diffusione e conoscenza del significato che la narrazione ha nel nuovo quadro concettuale entro cui, oggi, nei diversi campi e nelle diverse realtà territoriali, si definiscono la formazione e le nuove logiche dell’azione formativa.In tale quadro la narrazione, via semplessa per nuove logiche di azioni formative, di marcatura ermeneutica, si pone come paradigma in grado di ripensare l’identità narrativa “dell’infanzia”, “delle donne”, “del Sé professionale” e “del Sé digitale”, aprendo spazi semplessi ad un’infanzia-esperienza, all’esperienza muta delle donne, al Sé professionale e al Sé digitale.Il corso mira, pertanto, a suggerire una possibile strada metodologica da percorrere, capace di coniugare la dimensione della ricerca con quella della formazione e dello sviluppo delle risorse personali e professionali.


Testi di riferimento

F.Pulvirenti, La semplessità come paradigma per ripensare l’identità narrativa, Edizioni della Fondazione Nazionale “Vito Fazio-Allmayer”, Palermo 2013, pp. 1-264.

F. Pulvirenti (a cura), Pratiche narrative per la formazione, Collana Quaderni di M@gm@, Aracne, Roma 2008, pp. 1-164.

B. Rossi, Pedagogia delle organizzazioni. Il lavoro come formazione, Guerini, Milano 2008, pp. 1-286.

S. Ulivieri, I. Biemmi (a cura di), Storie di donne. Autobiografie al femminile e narrazione identitaria, Guerini, Milano, 2011, pp.1-216.


Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

Gli studenti devono dimostrare di avere acquisito le tematiche trattate nei testi del programma e di saperle collegare. A tal fine devono elaborare una mappa concettuale, su un argomento da loro scelto, da presentare al momento dell'esame.