STORIA DELLA MARGINALITA' NEL MEDIOEVO

Anno accademico 2018/2019 - 3° anno - Curriculum Educatore nei servizi per l'infanzia
Docente: Emanuele PIAZZA
Crediti: 6
SSD: M-STO/01 - STORIA MEDIEVALE
Organizzazione didattica: 150 ore d'impegno totale, 114 di studio individuale, 36 di lezione frontale
Semestre:

Obiettivi formativi

L’insegnamento fornisce allo studente le coordinate utili sia a sviluppare un giudizio critico sulla questione della marginalità nel Medioevo sia ad inquadrare questa tematica nel contesto delle trasformazioni politiche, sociali e religiose occorse in questa epoca


Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Lezioni frontali


Prerequisiti richiesti

Conoscenze di base relative all’epoca medievale


Frequenza lezioni

La frequenza, pur non essendo obbligatoria, è consigliata in ragione degli specifici approfondimenti proposti dal docente in aula


Contenuti del corso

L’insegnamento offre un approccio agli aspetti principali del tema della marginalità in epoca medievale:

- La concezione della marginalità nel Medioevo

- L’immagine del povero nel contesto agricolo e urbano

- Poveri e marginali nelle fonti medievali

- La Chiesa e i poveri, tra santi e forme di assistenza

- Forme di marginalità, tra povertà e malattia


Testi di riferimento

1) G. Albini, Poveri e povertà nel Medioevo, Carocci, Roma, 2016

2) N. Guglielmi, Il Medioevo degli ultimi: emarginazione e marginalità nei secoli XI-XIV, trad. it., Città Nuova, Roma, 2001, pp. 7-118

3) E. Piazza, La lebbra tra malattia e peccato nell'Alto Medioevo, in «Annali della facoltà di Scienze della formazione - Università degli studi di Catania», 6 (2007), pp. 5-20



Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1INTRODUZIONETESTO 1-INTRODUZIONE 
2I POVERI NELLE CAMPAGNE-I POVERI NELLE CITTÀTESTO 1-CAPP. 1; 2 
3LA CONCEZIONE DELLA POVERTÀ-I SANTI E LA POVERTÀ: TRA CONCEZIONE RELIGIOSA E PRATICA QUOTIDIANATESTO 1-CAPP. 3; 4 
4L'AIUTO AI POVERI: ISTITUZIONI ECCLESIASTICHE E CIVILI-LUOGHI E VOLTI DELLA POVERTÀTESTO 1-CAPP. 5; 6 
5LUOGHI E VOLTI DELLA CARITÀ-CONCLUSIONI. MISERICORDIA E BENE COMUNE IN DUE AFFRESCHI TOSCANI DEL TRECENTOTESTO 1-CAP. 7; CONCLUSIONI 
6RIFLESSIONI SULLA MARGINALITÀ-FORME DI MARGINALITÀ NEL MEDIOEVO: CONDIZIONE DI STRANIERO, POVERTÀ, INFERMITÀTESTO 2-CAPP. 1;2 
7LA LEBBRA TRA MALATTIA E PECCATO NELL'ALTO MEDIOEVOTESTO 3 

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

Prove in itinere: sono previste due prove in itinere scritte facoltative. Le prove prevedono risposte scritte aperte a quattro-cinque domande che vertono sulla parte istituzionale del programma (vedi G. Albini, Poveri e povertà nel Medioevo, Carocci, Roma, 2016) e sul materiale didattico (disponibile sulla piattaforma Studium) che il docente presenterà a corredo delle lezioni. Gli studenti debbono superare entrambe le prove, svolte secondo le modalità comunicate a lezione dal docente, con un punteggio di almeno 18/30 per potere, entro la prima sessione successiva alle stesse prove, sostenere la prova orale sulla parte rimanente del programma. Gli studenti che non si siano sottoposti alle prove in itinere, che non le abbiano superate o le abbiano superate con un punteggio per loro non soddisfacente, possono ovviamente sostenere l’esame orale su tutto il programma in uno qualunque degli appelli delle diverse sessioni di esami.

Verifica finale: orale


Esempi di domande e/o esercizi frequenti

Piuttosto che un elenco di domande frequenti, che peraltro si riferiscono agli argomenti indicati nella suddetta programmazione, si precisa che in sede di esame sono richieste allo studente una corretta collocazione spazio-temporale e un'adeguata rielaborazione critica delle tematiche affrontate dall'insegnamento.