EDUCAZIONE E FILOSOFIA NEL MONDO GRECO

Anno accademico 2025/2026 - Docente: CHIARA MILITELLO

Risultati di apprendimento attesi

Dopo aver seguito l’insegnamento di Educazione e filosofia nel mondo antico, lo studente avrà compreso come è nato il pensiero filosofico, conoscerà  gli aspetti fondamentali della riflessione filosofica antica, con particolare attenzione al tema dell’educazione (paideia), avrà colto gli elementi di continuità e di rottura  del pensiero contemporaneo rispetto a quello antico, e avrà assimilato le differenze tra i vari tipi di rapporti educativi e tra i vari modelli intellettuali ed etici che si riscontrano nella storia greca. Ciò abituerà lo studente a confrontarsi con un “altro” lontano nel tempo, il che sarà a sua volta utile per comprendere chi proviene oggi da una cultura diversa. Dal punto di vista più specificamente metodologico, lo studente sarà dotato degli strumenti ermeneutici necessari per riconoscere l’origine e lo sviluppo iniziale delle principali questioni storico-filosofiche, per comprendere i testi filosofici antichi e cogliere le teorie fondamentali in essi esposti, per capire quali sono le radici della civiltà “occidentale”, e per applicare i metodi propri della filosofia al campo di studio dell’educazione. In generale, lo studente avrà un quadro chiaro degli strumenti teorici e metodologici usati nello studio della filosofia e dei processi formativi propri dell’antichità.

Lo studente sarà, ancora, in grado non solo di valutare in modo personale le diverse teorie attuali sul pensiero antico, ma anche di applicare con spirito critico le lezioni dei filosofi antichi ai problemi educativi moderni. Lo studente avrà acquisito padronanza del vocabolario filosofico antico, ma soprattutto avrà consapevolezza dell’importanza dell’uso di un lessico tecnico preciso. Lo studente, infine, avrà coltivato le proprie capacità di apprendimento, tra cui quella (particolarmente importante ma non sempre curata) di comprendere un testo scritto in forma non-trattatistica, e  sarà abituato a consultare gli esperti nei momenti cruciali del proprio percorso di auto-apprendimento.

Gli obiettivi di apprendimento attesi, declinati secondo i Descrittori di Dublino, sono i seguenti:

Conoscenza e capacità di comprensione (DD1):

         Conoscere teorie e modelli propri della filosofia antica per interpretare gli eventi educativi e formativi.

Conoscenza e capacità di comprensione applicata (DD2):

         Collegare i contenuti teorici e metodologici appresi alla interpretazione dei testi filosofico-educativi antichi.

Autonomia di giudizio (DD3):

         Valutare la pertinenza delle teorie antiche studiate rispetto ai problemi educativi moderni.

Abilità comunicative (DD4):

         Saper comunicare e condividere l’analisi degli eventi a partire dalle conoscenze della storia del proprio ambito professionale.

Capacità di apprendimento (DD5):

         Saper definire un proprio piano di sviluppo personale, monitorando le proprie azioni.

         Saper promuovere azioni di autovalutazione orientate al proprio sviluppo professionale.

Modalità di svolgimento dell'insegnamento

L’insegnamento sarà svolto tramite lezioni frontali, metodo che garantirà la trasmissione dei contenuti e dei metodi. Per raggiungere gli obiettivi relativi alle capacità di apprendimento e comunicazione, durante le lezioni saranno incoraggiate le domande di chiarimento e approfondimento da parte degli studenti. Le lezioni includeranno la lettura guidata di un testo classico, al fine di sviluppare la capacità di lettura dei vari tipi di opere filosofiche.

Prerequisiti richiesti

Non è richiesta alcuna conoscenza propedeutica.

Frequenza lezioni

La frequenza del corso è fortemente consigliata, perché (1) facilita molto l’acquisizione dei contenuti, in virtù dell’esposizione delle teorie filosofiche ed educative antiche e della spiegazione dei testi classici da parte del docente e (2) permette di svolgere la prova in itinere.

Contenuti del corso

Cura della parte e cura del tutto. L’uomo come insieme di corpo e anima. Cura dell’anima. Autodominio. Temperanza. La vera salute. Autocoscienza nella prima fase del pensiero platonico. I dialoghi platonici spuri. Platone ed Eraclito. L’autocontrollo come virtù fondamentale. I corpi che hanno la capacità di movimento. L’anima come principio degli animali. L’eccellenza della psicologia rispetto alle scienze biologiche specialistiche. L’intelletto. Le facoltà e le funzioni dell’anima. La critica aristotelica alle dottrine dell’anima dei predecessori. Le obiezioni alla dottrina platonica dell’automovimento dell’anima. Le obiezioni alla dottrina pitagorica dell’anima-armonia. La definizione dell’anima come forma ed essenza del corpo organico, La facoltà vegetativa. La facoltà sensitiva. La natura dei cinque sensi. L’immaginazione. L’intelletto produttivo e quello passivo. L’influenza di Aristotele sul pensiero successivo. Le idee-chiave di Aristotele.

Testi di riferimento

1. Platone, Carmide, traduzione di Piero Pucci, in Platone, Opere, a cura di Manara Valgimigli, Laterza 1966-67 [o edizioni successive, sempre con lo stesso traduttore e per la stessa casa editrice], vol. I pp. 909-939. [ISBN 2004: 9788842023715]

2. Julia Annas, Self-Knowledge in Early Plato, in Platonic Investigations, edited by Dominic J. O’Meara, The Catholic University of America Press 1985, pp. 111-138. [ISBN: 978-0-8132-3090-0]  [disponibile nel sito della materia su Studium]

3. Aristotele, Dell’anima, traduzione, introduzione e note a cura di Renato Laurenti, Il tripode 1970, pp. 99-191 [o Aristotele, Dell’anima, traduzione e note di Renato Laurenti, in Opere. 3, Laterza 2019]. [ISBN 2019: 9788858136003]

4. John Sellars, Sette brevi lezioni su Aristotele, Einaudi 2024, 132 pp. [ISBN: 9788806255282]


AutoreTitoloEditoreAnnoISBN
Platone, Manara ValgimigliOpereLaterza1966-679788842023715
Dominic J. O’MearaPlatonic InvestigationsThe Catholic University of America Press 1985978-0-8132-3090-0
Aristotele, Renato LaurentiDell’animaIl tripode 19709788858136003
John SellarsSette brevi lezioni su AristoteleEinaudi20249788806255282
Plato, Christoper Moore and Christopher C. RaymondCharmidesHackett 2019978-1624667787
Aristotle, C.D.C. ReeveDe AnimaHackett 2017978-1-62466-619-3
John SellarsAristotle. Understanding the World’s Greatest PhilosopherPelican2023‎978-0241615652

Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1La vita contemplativa4 (cap. 1)
2Studiare la natura4 (cap. 2)
3Un animale razionale4 (cap. 3)
4Animali sociali4 (cap. 4)
5I benefici della letteratura4 (cap. 5)
6Una vita buona4 (cap. 6)
7Una vita di ricerca4 (cap. 7)
8L’ambito e la difficoltà dell’indagine sull’anima3 (I.1)
9Esame critico e confutazione delle dottrine precedenti sulla natura e il moto dell’anima3 (I.2-5)
10La definizione dell’anima come forma e atto primo di un corpo vivente3 (II.1)
11Delineazione della gerarchia delle facoltà dell’anima: nutritiva, percettiva e intellettiva3 (II.2-3)
12L’anima nutritiva e la funzione della riproduzione3 (II.4)
13La percezione come ricezione della forma sensibile senza la materia3 (II.5-6)
14Analisi sistematica dei cinque sensi: vista, udito, olfatto, gusto e tatto3 (II.7-11)
15La facoltà unificante del “senso comune” e la consapevolezza della percezione3 (II.12-III.2)
16La natura dell’immaginazione (phantasia) e la sua distinzione dalla percezione e dall’opinione3 (III.3)
17La natura dell’intelletto (nous), la sua relazione con l’immaginazione e la distinzione tra le sue potenze attiva e passiva3 (III.4-8)
18Il desiderio (orexis) e la ragione pratica come fonti del movimento animale3 (III.9-11)
19Sintesi sull’interrelazione delle facoltà dell’anima3 (III.12-13)
20La cura dell’anima come vera cura del corpo1 (153a-157c)
21Il rifiuto di tre definizioni della temperanza1 (157c-162b)
22La definizione della temperanza come autocoscienza1 (162b-165e)
23La possibilità e utilità di una “scienza della scienza”1 (165e-169c)
24L’incapacità di una “scienza della scienza” di giudicare la conoscenza specifica1 (169c-172c)
25La distinzione tra la temperenza come un’inutile “scienza della scienza” e la realmente utile scienza del bene e del male1 (172c-176d)
26L’autocoscienza nella prima fase della produzione platonica2

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

Prova in itinere.

Sono previste prove in itinere sui contenuti del corso per gli studenti frequentanti, sotto forma di somministrazione in presenza di un questionario a risposta multipla sulla piattaforma di Microsoft Teams.

Gli studenti dovranno superare tale prova con una votazione di almeno 18/30 per non dover sostenere, in sede di appello ufficiale, la prova orale sulla quella parte del programma.

La finalità delle prove intermedie è sommativa e la valutazione dà luogo a una votazione che fa media nella formulazione del voto finale.

Prova finale.

Verifica orale, valutata sulla base dei seguenti elementi: pertinenza delle risposte rispetto alle domande formulate (necessaria per passare l’esame); qualità dei contenuti, capacità di collegamento tra le varie parti del programma, proprietà di linguaggio filosofico, capacità espressiva complessiva (tutti elementi che contribuiscono alla valutazione finale, sempre a patto che le risposte siano pertinenti).

Esempi di domande e/o esercizi frequenti

Qual è la prima definizione della saggezza fornita da Carmide?

A quale conclusione arrivano gli interlocutori del Carmide?

Legga questo passo del Carmide di Platone e ne spieghi il significato, contestualizzandolo all’interno dell’opera.

Perché Julia Annas, per comprendere la concezione che il giovane Platone aveva dell’autocoscienza, fa riferimento a dei dialoghi che potrebbero non essere autentici?

Perché, secondo il Socrate del Carmide, la nozione di conoscere che si conosce è problematica?

Quali sono, secondo Aristotele, le domande fondamentali da porsi sull’anima?

Perché, secondo Aristotele, il corpo degli animali non può essere semplice?

Legga questo passo del De anima di Aristotele e ne spieghi il significato, contestualizzandolo all’interno dell’opera.

Qual è lo scopo della vita secondo Aristotele?

Aristotele era dogmatico?