Periodo 2020-2024

ARCHEOLOGIA

La ricerca archeologica al DiSFor copre i periodi della Preistoria e Protostoria, dell’età classica (civiltà greca e romana) e del Medioevo. Gli scavi in Sicilia, tra il 2020 e il 2024, hanno riguardato, per le fasi preistoriche, i territori di Caltagirone e Licodia Eubea, rispettivamente un insediamento della prima età del Ferro (S. Ippolito) e una grotta frequentata soprattutto tra il 2500 e il 1250 a.C. (loc. Marineo). A Creta, nel sito di Festòs, è continuato lo studio dei complessi ceramici riferibili la periodo neopalaziale. Sul fronte dell’Archeologia classica, sono state condotte indagini a Priniàs (Creta), in collaborazione col CNR-ISPC, a Castiglione di Sicilia e Ramacca, in collaborazione con la Soprintendenza ai BBCCAA di Catania. A Priniàs è stato ultimato lo scavo dell’edificio monumentale VA/VD (il più grande dell’insediamento) e dell’Edificio B; a Ramacca è stato rinvenuto un ambiente adibito alla cottura della ceramica; a Castiglione (contrada Imbischi/Acquafredda), è stato rinvenuto il primo esempio in Sicilia di officina per la produzione di ceramica figurata di IV sec. a.C. Le ricerche di Archeologia medievale hanno riguardato l’insediamento rurale di Rocchicella (Mineo) e il kastron di Rocca di Novara (ME), sviluppando il tema della frontiera arabo-bizantina in Sicilia con riferimento al piano insediativo, alla cultura materiale, alle tecniche edilizie; si tratta di una fase caratterizzata dalla centralità dell’Isola nella competizione tra due imperi (Bisanzio e Islam) per la supremazia sul Mediterraneo e nella quale le scelte di ordine strategico produrranno un forte imprinting nella definizione dei caratteri dell’isola specie per il distretto nord orientale.

 

FILOSOFIA

Nell’ultimo quadriennio, oltre a una ricca rosa di tematiche di ricerca svolte individualmente dai singoli studiosi, l’area filosofica ha lavorato congiuntamente sul tema della relazione tra soggetto e natura e sul dialogo tra filosofia, psicologia e biologia. Estendendo il proprio dominio dall’era classica alla contemporaneità, il principale filone di studi si è mosso attorno al progetto Cur.Se.Mon (Cura di sé, cura del mondo) dedicato alle questioni ecologiche e sociali.

Il progetto ha inteso approfondire le ricadute della crisi ambientale – che è al contempo anche una crisi valoriale e sociale – sulla salute psico-fisica dell’uomo e proporre soluzioni praticabili per l’epoca post-pandemica, soprattutto a livello etico, psicologico ed educativo. Sono stati inoltre organizzati due Convegni di disseminazione dei risultati: il primo ha avuto come titolo “Cura di sé, cura del mondo. L’impatto della crisi ambientale sul fisico (sôma) e sul morale (psychê) dell’uomo”; il secondo intitolato “Uomo e Natura, un rapporto da riscrivere. Prospettive multidisciplinari di cura di sé e del mondo”. Quest’ultimo ha messo in relazione studiosi provenienti diversi atenei, professionisti del mondo imprenditoriale ed  esperti di sostenibilità ambientale.

Un secondo gruppo di ricerca ha mostrato la profondità filosofica dei commentari ad Aristotele prodotti tra il II e il VI secolo d.C., esaminando la complessa interazione tra esegesi ed esposizione di tesi originali che si può riscontrare in queste opere. In particolare, ha fornito la prima traduzione in lingua moderna e il primo studio approfondito del commento di Olimpiodoro ai libri II e III dei Meteorologica di Aristotele.

Una terza area di studi si è infine concentrata sulla filosofia psicologica con particolare riferimento ai miti e alla riflessione attorno alle relazioni tra realtà interiore e mondo esterno. In seno a queste ricerche è stato promosso un convegno internazionale dal titolo “L’invenzione della realtà. Scienza, mito e immaginario nel dialogo tra psiche e mondo oggettivo” che ha visto la partecipazione di 60 studiosi e la collaborazione dell’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi (EHESS), la Società Filosofica Italiana (SFI), la Fédération Internationale des Sociétés de Philosophie (FISP) e il Centro Interuniversitario di Ricerche Epistemologiche e Storiche sulle Scienze del Vivente (RES VIVA). Questo filone di studi si è anche mosso, in un successivo momento, sulla relazione tra mondo interiore e problematiche ambientali evidenziando alcune implicazioni sul piano umano e sullo Spirito inteso in accezione filosofica. Un caso di studio ha approfondito la relazione tra individuo e contesto, con riferimento ai valori illuministi quali strumenti ancora attuali per la costruzione di una società più equa, democratica e inclusiva. L’area filosofica si è infine fatta promotrice di alcuni temi di ricerca dedicati alla relazione tra mito e biologia che hanno portato alla stipula di un accordo quadro tra l’Università di Catania e la EHESS di Parigi.

 

GEOGRAFIA

Le linee di ricerca dell’area Geografica hanno visto l’applicazione di metodologie e competenze analitiche ed economiche finalizzate principalmente ad indagini su aree territoriali e siti d’interesse turistico. In particolare, sono stati condotti studi sulla descrizione e analisi del territorio utilizzando metodi, strumenti e concetti sia della Geografia del turismo che di altre discipline delle scienze sociali e ambientali. Tematiche principali di ricerca: sistemi territoriali del cibo, valorizzazione del territorio in chiave turistica; geografia dei trasporti, in particolare mobilità urbana sostenibile; sviluppo locale; innovazione tecnologica nel turismo.

 

AREA GIURIDICO-ECONOMICA

L’area giuridica ha lavorato sul tema dei diritti e sulle questioni sottese alle prospettive di tutela delle pretese e delle aspettative soggettive allorché manchi un intervento normativo volto a disciplinare le varie fattispecie implicate. Le omissioni del legislatore, in tal modo, assumono rilievo per comprendere le dinamiche che possono venirsi ad attivare nell’ordinamento per dare risposte alle dinamiche sociali. In ambito economico, gli studi hanno riguardato la criminalità, il turismo e il cibo. Con l’ausilio di dati, i fenomeni sono stati analizzati a livello microeconomico e macroeconomico seguendo un approccio teorico e applicato al fine di interpretare i risultati ottenuti, valutarne gli effetti e suggerire opportuni provvedimenti di policy. L’area di Management ha focalizzato l’attività di ricerca sui seguenti temi: strategie di standardizzazione e gestione della proprietà intellettuale; start-ups innovative e post incubazione; equity crowdfunding & PMI innovative; imprenditorialità e sostenibilità; strategic brand licensing; sostenibilità delle imprese dell’ospitalità, musei di prossima generazione e metaverso.

 

LINGUE

La ricerca all’interno della Linguistica inglese si è mossa sulle seguenti aree: 1. pre-schoolers and English language acquisition; 2. journaling, anche in ottica comparativa e interculturale; 3. didattica dell’inglese accademico, con approccio interculturale, anche in riferimento all’Inglese della Psicologia e al Business English, nonché applicato alla formazione degli studenti in mobilità Erasmus; 4. formazione del docente di lingua in una classe interculturale.

 

PEDAGOGIA

Tra le ricerche svolte nell’ultimo quadriennio, si segnala l’elaborazione di un modello educativo e di pratiche didattiche innovative in prospettiva ecologica con particolare riferimento all’ideazione dell’ecodidattica. Ampia attenzione è stata data anche alle nuove tecnologie con la progettazione e sperimentazione di percorsi didattici mediali ispirati all’approccio del flipped learning.

Gli studi condotti si sono avvalsi sovente di un approccio interdisciplinare. I principali interessi, secondo una prospettiva teorica e metodologica, hanno riguardato i problemi epistemologici di didattica generale e pedagogia speciale applicati alle situazioni educative specifiche con particolare riferimento, ai problemi della scuola in ordine alla devianza, alla dispersione scolastica e ai temi dell’inclusione formativa e sociale anche con il supporto delle TIC, alla formazione del docente curricolare e di sostegno e del dirigente scolastico nell’era del digitale.

Inoltre, dal 2004 si sta conducendo una attività di ricerca PID (Proyecto de Innovación Docente) con l’Universidad de Valladolid, Palencia e Alicante, su vari temi tra cui: il museo come aula didattica decentrata e il museo multisensoriale, luogo dinamico nel quale sperimentare nuove metodologie didattiche e comunicative attraverso le TIC. In Italia con VisInMusA si sta sperimentando un protocollo di azioni in grado di potenziare l’offerta educativa e innescare un welfare culturale. Altri studi sono stati condotti sull’agire didattico del docente inclusivo, sui nuovi metodi e strategie di didattica attiva, inclusiva e laboratoriale, sull’approccio alle capabilities in relazione alla professionalità docente curricolare e di sostegno, sulla adultità e progetto di vita: scuola-lavoro e alternanza formativa.

Altre ricerche sono state dedicate alla Pedagogia interculturale e dell’Educazione alla democrazia, al potenziale inclusivo del gioco e agli stereotipi del gioco nel Sistema Integrato, alla didattica della corporeità, alle metodologie e strategie inclusive per la disabilità intellettiva e sensoriale e per i disturbi evolutivi specifici. Si è inoltre lavorato sulla progettazione di modelli di ricerca-azione, di laboratori di compartecipazione pedagogica, che coinvolgano i componenti del gruppo di lavoro operativo per l’inclusione (GLO) in un’ottica di rete inter-istituzionale coinvolgendo la ricerca empirica, la formazione evidence-informed-education, con particolare riferimento alla docimologia e alle tecniche della valutazione degli apprendimenti in ottica inclusiva e alla progettazione e valutazione di percorsi formativi, scolastici ed extrascolastici. Altri gruppi di ricerca hanno lavorato sulla relazione tra istruzione e sviluppo economico: si veda il progetto PRIN “Istruzione e sviluppo nel sud Italia dall’Unità all’età giolittiana (1861-1914)” centrato su una valutazione qualitativa, critica e innovativa delle ragioni del divario tra nord e il sud del Paese.

Non sono mancate le ricerche attorno alla pandemia da covid-19. In ambito pedagogico, le piste di ricerca si sono sviluppate attorno all’analisi storica dei momenti ciclici di crisi (CAHD) e attorno alla focalizzazione del bisogno di “inclusione” di fronte all’indebolimento improvviso di legami di coesione sociale.

Sul piano della cooperazione internazionale, si segnalano: la ricerca finanziata dall’ASEM sul Gender Equity and Inclusion in Italia, Cipro e Filippine; la ricerca sulle learning cities, dovuta alla collaborazione con il network PASCAL e UNESCO LCN Platform; la ricerca sullo sviluppo sostenibile “Jersey Roots Global Reach: Rutgers as a Center for an International Organization”, finanziata dalla School of Planning & Public Policy, Rutgers, USA; il progetto Análisis transnacional de los espacios educativos con un enfoque ecoinclusivo, centrato sull’analisi degli spazi scolastici e degli spazi gioco con criteri eco-inclusivi, svolto insieme all’Università di Cantabria, Spagna (EUNICE Alliance).

La ricerca in ambito scolastico nel contesto Italiano ha invece promosso studi volti ad approfondire le tematiche scolastiche legate alla legge 92/2019 e all’educazione al civismo nella società contemporanea.

Nell’ambito degli studi sull’educazione alla sostenibilità è stato promosso il progetto PON “Enviromental leadership in education. Progettazione educative, cultura della sostenibilità, responsabilità etico-sociale” che ha avuto come output l’istituzione del Laboratorio “Green Educational Lab” e la realizzazione di una ricerca-formazione su “EcoNarrazioni. Atelier formativi per la cura educativa” rivolta a 100 docenti dell’area iblea (premio Filippo Basile 2024). Un’altra area di indagine ha riguardato la musica come dispositivo educativo-didattico per l’inclusione scolastica in prospettiva interculturale attraverso il Progetto Erasmus+ “Share the Music for Inclusive Learning in Education – Smile”. Inoltre, in ambito interculturale, è stato promosso il progetto FAMI di Ricerca-formazione “Università e Scuola per la ricerca educativa interculturale” e realizzato il corso di formazione “Leadership interculturale e professionalità docente Percorsi di ricerca-azione” per più di 100 docenti. Un’altra area ha riguardato la riflessione sul tempo e i tempi dell’educazione tra soggetti e contesti formali e informali dell’educazione (il tempo dell’intercultura, della sostenibilità, della narrazione, della memoria storica e operante).

 

PSICOLOGIA E SCIENZE DELLA MENTE

Le attività di ricerca dell’area psicologica sono altamente diversificate e presentano peculiarità diverse in ragione della specificità di ciascuno dei settori dell’area rappresentati nel dipartimento. Nell’ambito dell’area dedicata alla Psicologia sociale, del lavoro e delle organizzazioni, gli studi sono stati concentrati su tematiche inerenti la Psicologia dell’orientamento professionale e la Psicologia economica e dei consumi. Nello specifico, il gruppo di lavoro si è interessato ai seguenti filoni di ricerca: 1) il benessere personale e organizzativo, validando strumenti a livello nazionale per supportare la ricerca (ad esempio, Work Psychosocial Climate Scale, Workplace Social Courage Scale, Work and Meaning Inventory, Self-Perceived Employability Scale, Job Satisfaction Scale) e ampliando la letteratura di riferimento con l’analisi dei predittori del benessere (la flessibilità psicologica, la career adaptability, il capitale psicologico); 2) le rappresentazioni sociali del lavoro e del lavoro dignitoso in differenti target (adolescenti, studenti universitari oppure persone con vulnerabilità sociale), costruendo e validando percorsi di ampliamento di tali concetti e potenziamento delle risorse personali legate alle scelte di carriera; 3) lo studio delle determinanti della scelta di consumo, con particolare riferimento al settore alimentare, nonché gli atteggiamenti nei confronti del brand; 4) lo studio degli atteggiamenti nei confronti dell’impegno civico, della vaccinazione contro il covid-19 e dell’uso di mezzi di trasporto sostenibili, ampliando la ricerca scientifica sull’argomento con l’analisi dei predittori di tali comportamenti. Si stanno inoltre studiando le relazioni intergruppi, con particolare riferimento alle variabili che favoriscono e riducono il pregiudizio.

Un’altra équipe ha lavorato su tre aree tematiche: 1) conseguenze psicologiche della pandemia da covid-19, con un focus specifico sulle professioni sanitarie, sugli studenti e sul confronto tra apprendimento a distanza e in presenza; 2) diagnosi differenziale tra depressione unipolare e bipolare con l’uso della Network Analysis, una tecnica statistica che permette di visualizzare graficamente l’interazione tra i sintomi; 3) fattori di rischio della demenza per promuovere un invecchiamento in salute. Nello specifico, ci si è concentrati sul ruolo dell’alimentazione e dell’apatia come fattori che incidono sulle autonomie quotidiane degli anziani fragili. È inoltre in corso di avvio un quarto filone di ricerca riguardante il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD).

Sul fronte della psichiatria e degli stili di vita disfunzionali legati alla pandemia da COVID-19, gli studi condotti hanno evidenziato anche il forte impatto “burden” sulla salute mentale nel breve e nel lungo termine,  sia nella popolazione generale che in gruppi di popolazione più vulnerabili. Aumentata l’incidenza del disturbo post-traumatico da stress e dei disturbi alimentari.

Una quarta sezione di studi si è concentrata sullo studio delle abilità visuo-spaziali e di orientamento nello spazio al fine di analizzare l’effetto di specifici training sul loro sviluppo, il ruolo giocato dai fattori emotivi e i deficit in presenza di disabilità intellettiva; ha inoltre lavorato sulla valutazione dei trattamenti per l’insonnia, sull’applicazione della mindfulness nell’ADHD e sui correlati neurobiologici di specifiche funzioni cognitive.

L’attività di ricerca dell’area della Psicologia clinica e dinamica si è concentrata su tematiche inerenti l’attività scientifica nei campi che considerano le rappresentazioni del sé, i processi intrapsichici e le relazioni interpersonali, nonché le competenze relative alle applicazioni e al trattamento del disagio psichico e delle psicopatologie. Nello specifico, il gruppo di lavoro si è interessato ai seguenti filoni di ricerca: 1) fattori di rischio e di protezione per il Disturbo da lutto prolungato; 2) impatto psicologico della pandemia e come la resilienza può mitigare l’effetto di uno stressor cronico; 3) traiettorie di invecchiamento, fisiopatologico, attraverso lo studio degli aspetti cognitivi, affettivi, relazionali, di personalità; 4) messa a punto di strumenti e interventi volti alla prevenzione della fragilità e delle dipendenze nell’ anziano, nonché alla promozione della salute, attraverso lo sviluppo di fattori protettivi di resilienza; 4) valutazione di efficacia dei trattamenti psicoterapici in individui con malattie mentali gravi, vittime di violenza domestica, e riguardanti la prevenzione ed il trattamento delle dipendenze e disturbi alimentari; 5) terapie di harm reduction nella popolazione generale ed in pazienti fragili; 6) ricerche su Cyber Health Clinical Psychology riguardante l’uso delle tecnologie per lo sviluppo del benessere psicologico.

La ricerca in Pediatria è orientata alla promozione della salute del bambino e allo studio di tecnologie innovative per la cura dei disturbi del neurosviluppo. Telemonitoraggio, parametri matematici di movimento, IA e sua accettabilità, videogiochi nella riabilitazione sono alcune delle attività progettuali svolte.

Nell’ambito delle neuroscienze cognitive, e del relativo laboratorio di ricerca, sono state approfondite tematiche inerenti l’intelligenza artificiale e i suoi prodotti (inclusa la robotica), con riferimento alla accettabilità psicologica da parte degli utenti e all’uso per la diagnosi e per l’assistenza di persone con disabilità ed anziani, con o senza deterioramento cognitivo. Sono state inoltre condotte ricerche sulla psicologia giuridica, con particolare attenzione agli aspetti neurocognitivi e alle loro applicazioni nelle procedure forensi.  

 

SOCIOLOGIA

L’attività scientifica del gruppo di sociologia si è focalizzata su più fronti toccando diversi temi relativi alla radicalizzazione, all’inclusione sociale, alle migrazioni e alla sensibilizzazione ambientale. Il principale progetto al quale molti dei componenti hanno partecipato è l’Horizon 2020 “PARTICIPATION. Analyzing And Preventing Extremism, Polarisation And Radicalisation Via Participation” che ha avuto l’obiettivo di offrire un approccio olistico nei confronti dell’estremismo e della radicalizzazione. Tale approccio considera le persone vulnerabili come protagoniste dei processi di ricerca e come produttori di conoscenza, includendo le modalità e le strategie di prevenzione dell’estremismo e della radicalizzazione. Il progetto ha utilizzato un metodo di lavoro innovativo caratterizzato da un’inversione di tendenza nell’approccio alla ricerca e alla progettazione preventiva. Ha pertanto elaborato contromisure comunicative e educative, sviluppato politiche, strumenti metodologici, set di raccomandazioni, competenze e conoscenze per affrontare la radicalizzazione, ma soprattutto le ha condivise e ne ha richiesto l’approvazione a stakeholder, esperti e decision-makers.

Il gruppo ha lavorato, inoltre, al progetto Erasmus+ KA3 “TIEREF. Toward inclusive education for Refugee Children” con l’obiettivo di sostenere e migliorare l’istruzione e la formazione permanente, rivolto al personale scolastico e agli alunni con background migratori; il progetto è stato svolto con la collaborazione del Centro di Ricerca di Ateneo LaPoss (www.lpss.unict.it). Lo stesso gruppo è stato coinvolto nel Progetto Cur.Se.Mon, sopra presentato, ed è oggi impegnato nel progetto Prin PNRR WE-PROPOSE che indaga i processi di empowerment delle donne rimpatriate dall’Italia verso i loro Paesi d’origine.

Un’ultima linea di ricerca è dedicata alle iniziative europee per combattere l’homelessness. La Commissione Europea ha pubblicato un bando vinto da un partenariato coordinato dall’Università Cattolica di Leuven. La sperimentazione sulle città di Catania e Milano – con la collaborazione del LaPoss e della Federazione Italiana degli Organismi per i Senza Dimora (Fiopsd) – sarà coordinata da una delle unità di ricerca catanesi.

 

STORIA

Nell’ambito della Storia romana, l’attività scientifica condotta ha analizzato i seguenti temi: 1. caratteristiche e funzioni dei centri urbani e delle comunità di villaggio nell’Anatolia imperiale e tardoantica: processi di crescita e fenomeni di stagnazione del sistema economico; 2. ecologia, climatologia e ambiente nel mondo antico, inquinamento fluviale nella Roma imperiale, estinzione delle specie animali in epoca storica, igiene collettiva e salute individuale; 3. medicina e malattia in età imperiale: professione medica ed esonero fiscale; Galeno archiatra dell’imperatore; pandemie ed epidemie; malattie “professionali”; 4. mentalità e immaginario collettivo: Artemidoro di Daldi fra neuroscienze e psicoanalisi; l’età degli Antonini fra retorica della “verità” e analisi dell’inconscio; 5. gender studies, condizione femminile e infanzia nel mondo romano: attrici, meretrici, pescivendole; matrimonio e comunione dei beni; lavoro minorile e riscatto sociale.

Altri gruppi hanno lavorato sui viaggi al femminile, le nullità matrimoniali e monastiche, le donne “poetesse” risorgimentali. Nell’ultimo quadriennio, gli studi sono stati dedicati anche all’istruzione elementare nell’immediato periodo postunitario, alle emergenze epidemiologiche in età moderna, ai moti risorgimentali nel Mezzogiorno, al ruolo dei gesuiti nell’istruzione universitaria, nonché sulle fonti epigrafiche proiettate nella modernità.

Le ricerche in ambito storico si sono mosse pure sulla condizione della donna madre nel suo rapporto con gli uomini; tale linea di ricerca ha rivisitato le fonti antiche proponendo nuovi modelli interpretativi. Si è anche esaminato il tema della fiscalità antica, di cui sono stati analizzati aspetti finora inesplorati e il tema della Sicilia, le sue città e i suoi abitanti in età imperiale. Altri studi, infine, hanno riguardato gli aspetti sociali del mondo antico.

La ricerca in ambito medievale ha studiato il rapporto tra miracoli ed emozioni nell’agiografia; la condizione dei marginali; la Sicilia nel contesto mediterraneo altomedievale; la dimensione simbolica del mondo della natura nei primi secoli del Medioevo. Per ciò che concerne le epoche successive, sono state svolte ricerche relative alla governamentalità in epoca moderna e al rapporto tra religione e politica nell’età dei Lumi.

Ultima modifica: 
02/04/2025 - 10:06