C.I. DI PSICOLOGIA SOCIALE E DEL LAVORO
Modulo BENESSERE ORGANIZZATIVO NEI GRUPPI DI LAVORO

Anno accademico 2023/2024 - Docente: GIUSEPPE SANTISI

Risultati di apprendimento attesi

La finalità del corso è quella di approfondire le logiche di sviluppo della persona all’interno della scena organizzativa, con particolare riferimento ai vincoli ed alle risorse per potenziare il benessere organizzativo e ridurre il disagio individuale.

I risultati attesi hanno ad oggetto la verifica delle capacità di inquadrare le dimensioni del disagio organizzativo; l'individuazione degli strumenti di rilevazione del benessere organizzativo, indagando gli antecedenti, i fattori individuali di mediazione e le conseguenze, tanto del benessere quanto del disagio; la capacità di individuare le modalità d'intervento su tali dimensioni.

Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Lezioni frontali ed esercitazioni pratiche di gruppo

Prerequisiti richiesti

È richiesta la conoscenza approfondita delle principali dimensioni di analisi della Psicologia delle organizzazioni e della Psicologia sociale.

Frequenza lezioni

Facoltativa ma vivamente consigliata

Contenuti del corso

Il corso avrà ad oggetto un percorso storico-critico dei concetti di “organizzazione” e “management”, con particolare riferimento al cambiamento organizzativo ed ai processi d’innovazione ed agli effetti perversi che tali processi possono generare. L’attenzione sarà dunque rivolta all’analisi degli strumenti volti a garantire la sicurezza psico-sociale del lavoratore all’interno delle organizzazioni complesse. Particolare attenzione sarà dunque dedicata alla prevenzione dei rischi psico-sociali e delle patologie stress-correlate, con particolare riferimento alle potenziali fonti di disagio ed al ruolo delle risorse personali nei processi di riduzione del rischio.

Testi di riferimento

a) Introduzione sulle nuove organizzazioni ed i nuovi modelli manageriali: appunti del docente
b) Balducci, C., Fraccaroli, F. (2022). Stress e rischi psicosociali nelle organizzazioni. Bologna: Il Mulino (tutto - 300 pp.)
c) Gli strumenti di valutazione dello stress lavoro-correlato: appunti del docente

Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1Il ruolo della persona nelle nuove organizzazioniappunti del docente
2L'Azienda Positiva ed i modelli di managerialiappunti del docente
3Benessere organizzativo e prevenzione dei rischi psico-socialiTesto b) - Cap. 1
4Il ruolo delle caratteristiche individualiTesto b) - Cap. 2
5Modelli teorici del rischio psicosocialeTesto b) - Cap. 3
6Valutare lo stress e i fattori di rischio psicosociale nelle organizzazioniTesto b) - Cap. 4
7Le strategie di prevenzioneTesto b) - Cap. 5 e 6
8Modelli operativi di analisi ed intervento sullo SLCappunti del docente

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

L'esame si svolge in forma orale. La valutazione finale può beneficiare dell'esito di forme di esercitazione, individuale o di gruppo, programmate dal docente e la cui partecipazione non è obbligatoria ma fortemente consigliata.

Esempi di domande e/o esercizi frequenti

Si espongono di seguito i criteri di valutazione che vengono seguiti per la valutazione dello studente in occasione della prova di esame:

·     Adeguatezza di espressione in merito ai contenuti ed al metodo

·     Correttezza lessicale

·     Ampiezza e consapevolezza tematica

·     Capacità di approfondimento critico

·     Capacità di collegamento interdisciplinare

·     Capacità di rielaborazione delle conoscenze acquisite

·     Capacità di trasferimento delle conoscenze ai contesti operativi

Esempi di domande:

a)       Cosa s’intende per Benessere organizzativo?

b)       Quali sono le dimensioni indagate?

c)       Quali fenomeni storico-sociali inducono ad indagare i rischi psico-sociali negli ambienti di lavoro?

d)       Quale disciplina protezionistica vige in atto in Italia?

e)       Quali strumenti si utilizzano per indagare il Benessere organizzativo e su quali dimensioni teoriche-metodologiche si sviluppano?

f)        Su quali dimensioni si progettano le strategie d’intervento preventive?

g)       Quale funzione assume la formazione?