Maria TOMARCHIO

Professoressa di I fascia di PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE [PAED-01/A ]

(Aggiornato al 01/06/2022)

Professoressa Ordinaria di Pedagogia Generale e Sociale (SSD M-Ped/01) presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell'Università di Catania. Coordinatrice del Dottorato di Ricerca 'Processi formativi, modelli teorico-trasformativi e metodi di ricerca applicati al territorio' dall'A.A. 2020.2021 (XXXVI ciclo).  Vicepresidente Vicario della Società Italiana di Pedagogia (SIPED). Presidente  del Consiglio del Corso di Laurea Magistrale Scienze Pedagogiche e Progettazione Educativa (LM85) dall’A.A. 2012/2013 al 2019.2020.  Delegata del Rettore alla Presidenza del Comitato di coordinamento della attività finalizzate all'avvio e al funzionamento dei percorsi formativi per l’acquisizione dei 24 CFU di cui al DM n. 616/2017, dal 2017 al 2019. Direttrice del Master Organizzazione e gestione delle istituzioni scolastiche in contesti multiculturali, progetto co-finanziato dall'Unione Europea, Fondo ASILO, MIGRAZIONE E INTEGRAZIONE (FAMI) 2014-2020, in collaborazione con MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) e CUNSF (Conferenza Universitaria Nazionale di Scienze della Formazione). Componente eletta per la fascia degli Ordinari nell'ambito della Giunta del Dipartimento di Scienze della Formazione dall'A.A. 2020.2021. Componente designata del Comitato Tecnico-scientifico del “Centro Regionale di Ricerca, di Sperimentazione e Sviluppo” - Sicilia (art 28, comma 2, lettera b del DM 663/2016; DPR 263/2012; D.I. 12.3.2015). Componente del Gruppo di consulenza scientifica universitaria della Rete Nazionale dei Centri Regionali di Ricerca, Sperimentazione e Sviluppo per l’Istruzione degli Adulti.  Presidente dal 2009 dell’Associazione Orti di pace – Sicilia. Presidente del Centro studi, ricerche e documentazione Sicilia/Europa Paolo Borsellino dal 2011 al 2015 (Vice-presidente dal 2015 a oggi) http://centropaoloborsellino.wordpress.com/; Componente del Comitato Scientifico del CIRNM Centro Internazionale di Ricerca Francesco Saverio Nitti per il Mediterraneo. Vice-coordinatore del Dottorato di Ricerca Processi formativi, modelli teorico-trasformativi e metodi di ricerca applicati al territorio del Dipartimento di Scienze della Formazione (UNICT). Dal 2002 (ciclo XVII) al 2009 (ciclo XXIV) Coordinatrice del Dottorato di Ricerca Fondamenti e metodi dei processi formativi del Dipartimento di Scienze della Formazione (UNICT). (www.mariatomarchio.it).

(Ultimo aggiornamento 31/01/2021)

Maria Tomarchio (n. 20-06-1959), Via Gobetti n.16, 95014, Giarre (CT), Italy, telephone +39-095-7794745 Mobile: +39-3931232014.   maria.tomarchio@unict.it  www.mariatomarchio.it

Professoressa Ordinaria di Pedagogia Generale e Sociale (SSD M-Ped/01) presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell'Università di Catania.

- Coordinatrice del Dottorato di Ricerca 'Processi formativi, modelli teorico trasformativi e metodi di ricerca applicati al territorio dall'A.A. 2020.2021 (XXXVI ciclo);

- Vicepresidente con funzioni di vicario della Società Italiana di Pedagogia (SIPED) dal 2021.

- Presidente  del Consiglio del Corso di Laurea Magistrale Scienze Pedagogiche e Progettazione Educativa (LM85) dall’A.A. 2012/2013 all'A.A. 2019.2020;

-  Delegata (D.R. n. 3731 del 03.10.2017) alla presidenza del Comitato per il Coordinamento delle attività finalizzate all'avvio e al funzionamento dei percorsi formativi per l'acquisizione dei 24 CFU di cui al DM n.616/2017;

- Componente eletta per la fascia degli Ordinari nell'ambito della Giunta del Dipartimento di Scienze della Formazione dall'A.A. 2020.2021;

- Componente del “Comitato Interateneo” per il corso di laurea interateneo con l'Università Kore di Enna Scienze e tecniche psicologiche (N.R. del 29/06/2007, prot. 41383);

- Coordinatrice del Dottorato di ricerca Fondamenti e metodi dei processi formativi dell’Università di Catania, dall’A.A. 2001/2002 all’A.A. 2010/2011;

- Coordinatrice dell'indirizzo Scienze pedagogiche e psicologiche del Dottorato di Ricerca internazionale in Neuroscienze dell’Università di Catania, dall’A.A. 2011/2012 all’A.A. 2012/2013;

- Vice-coordinatrice del Dottorato di Ricerca Processi formativi, modelli teorico-trasformativi e metodi di ricerca applicati al territorio del Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Catania dall’anno 2019 (ciclo XXXV);

- Componente di vari Collegi dottorali dal 2012 al 2018;

- Direttrice del Master in Organizzazione e gestione delle istituzioni scolastiche in contesti multiculturali. Progetto co-finanziato dall'Unione Europea, Fondo ASILO, MIGRAZIONE E INTEGRAZIONE (FAMI) 2014-2020, in collaborazione con MIUR e CUNSF (Conferenza Universitaria Nazionale dei dipartimenti di Scienze della Formazione);

- Responsabile scientifico del corso di formazione docenti in servizio presso le istituzioni scolastiche della rete FAMI su piattaforma SOFIA-MIUR dal titolo Contesti scolastici multiculturali: ricerca-azione e progettualità educativo-didattica per l’intercultura (attività erogata dal 19/02/2019 al 31/05/2019);

- Delegata della Conferenza universitaria nazionale di Scienze della formazione (CUNSF) al Comitato tecnico scientifico previsto dal Protocollo d’intesa “Attivazione progetti finalizzati a promuovere l’educazione alla convivenza civile, sociale e solidale, quale parte integrante dell’offerta formativa” e relativo addendum, sottoscritti dal Ministero dell’istruzione, la Conferenza universitaria nazionale di Scienze della formazione (CUNSF), la Società italiana di pedagogia (SIPED), l’Associazione internazionale pedagogisti educatori (AINSPED), l’Associazione italiana pedagogisti (AIPED), l’Associazione nazionale italiana pedagogisti (ANIPED, Associazione nazionale pedagogisti italiani (ANPE), l’Associazione pedagogisti educatori italiani (APEI), Associazioni professioni pedagogiche (APP), il Coordinamento nazionale pedagogisti ed educatori (CONPED) e l’Unione italiana pedagogisti (UNIPED).

- Componente del Comitato Tecnico-Scientifico del Centro Regionale di Ricerca, di Sperimentazione e Sviluppo - Sicilia (art 28, comma 2, lettera b del DM 663/2016; DPR 263/2012; D.I. 12.3.2015);

- Componente dal 2018 del Gruppo di consulenza scientifica universitaria della Rete Nazionale dei Centri Regionali di Ricerca, Sperimentazione e Sviluppo per l’Istruzione degli Adulti;

- Componente della Commissione Paritetica per la didattica del Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Catania, dal 2012 al 2017.

- Coordinatrice delle attività di Tirocinio presso scuola di specializzazione all'insegnamento secondario (Sissis), di durata biennale, finalizzata alla formazione degli insegnanti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, dal 2001;

- Coordinatrice dell’Area per la Formazione della Funzione Docente della scuola di specializzazione all'insegnamento secondario, di durata biennale (Sissis), finalizzata alla formazione degli insegnanti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, dal 2001;

- Coordinatrice Corso speciale universitario per gli insegnanti della scuola dell’infanzia e della scuola primaria privi di abilitazione o idoneità all’insegnamento (legge 4 giugno 2004 n. 143; D.M. 85 del 18 novembre 2005, art. 2, comma 1);

- Coordinatrice nel 2014 del Corso universitario di aggiornamento professionale Cittadinanza, costituzione, ambiente nella pratica interculturale scolastica - INPS gestione dipendenti pubblici in collaborazione con Unict - Dipartimento di scienze politiche e sociali.

 

PRIN e coordinamento scientifico

- Coordinatrice Gruppo di ricerca di Catania PRIN 2003 (cofinanziato) Immagini del modello di formazione giovanile tra le due guerre mondiali nella Sicilia orientale.

- Partecipante al programma di ricerca PRIN 2005 (cofinanziato) con l’Università degli studi di Roma Tor Vergata: L’educazione degli adulti tra le due guerre mondiali nella Sicilia orientale.

- Coordinamento del Gruppo di ricerca Unità di Catania per il PRIN 2007: Dal sistema formativo integrato al soggetto polisistemico: nuove prospettive per la formazione degli insegnanti. analisi storico-comparativa, modelli teorici, temi e figure di riferimento.

- Coordinamento del Gruppo di ricerca Unità di Catania per il PRIN 2008: Nel labirinto della formazione integrata: pratiche formative e soggetto polisistemico. Metafore, ricombinazioni, ibridazioni identitarie, nuovi orizzonti nella ricerca pedagogica alla luce delle più recenti tecnologie di rete.

- Partecipante al programma di ricerca PRIN 2010/11 (cofinanziato) dell’Unità- Università degli Studi di Roma ‘La Sapienza’: Successo formativo, inclusione e coesione sociale: strategie innovative, ICT e modelli valutativi.

- Principal Investigator del Gruppo di Ricerca interdipartimentale Nature-Culture. Link Educational Design, Integrated Learning Process, Landscapes 

(www.fir2014.unict.it/ Università di Catania - Area della Ricerca. Project Code 294E64).

- Coordinamento del Gruppo di ricerca Unità di Catania per il PRIN 2015: Generazioni ponte. Processi formativi, percorsi identitari e dialogo interculturale tra seconde generazioni, territori e memorie.

- Coordinatrice nel 2017 del Gruppo di ricerca dell’Università di Catania - Progetto Hostis-Hospes. Connecting People for a Europe of Diversities (Programma REC - Rights, equality and citizenship work programme - call REC-VAW-AG-2016-02Round 1 – CUP n. J15E17000000006). Il progetto focalizza l’attenzione sulle pratiche interculturali realizzate nei contesti educativi siciliani formali e informali e sul concetto di inclusione in riferimento ai minori stranieri. Si propone di favorire lo sviluppo di modelli di società multietniche per una Unione Europea “Unita nella diversità” e, in particolare, di identificare, promuovere e diffondere un “Modello Siciliano” per il dialogo interculturale e l’inclusione sociale di minori stranieri. 

- Partecipante al programma di ricerca PRIN 2017 dell’Università Kore di Enna (cofinanziato) REsearch at the SERvice of Educational fragilitiesS (RE-SERVES).

Ricercatore senior con funzioni di progettazione di nuovi strumenti didattici finalizzati alla creazione di nuove strategie di formazione e valutazione e al miglioramento dell'offerta formativa -  nell'ambito del Progetto "TASK 21", programma Erasmus+ KA2, dall' 01/11/2019 al  31/12/2022. 

 

Premi e riconoscimenti

- 18/05/2009 1° premio "Sant'Alfio fonte di pace" (Club Unesco di Acireale)
motivazione: Per l'impegno e la dedizione profusa nel campo dell'educazione quale strumento per diffondere la cultura della pace.

- 01/10/2016 Premio Internazionale Francesco Saverio Nitti per il Mediterraneo
(Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli e l'Associazione Scuola & Vita di Acquafredda di Maratea) per il volume TOMARCHIO M., D'APRILE G. . La terra come luogo di cura educativa in Sicilia. Metafore e tracce nel tempo. ACIREALE, Bonanno Editore, 2014.

 

Per le riconosciute competenze scientifiche di carattere pedagogico ricopre anche funzioni di:

- Presidente del Centro studi, ricerche e documentazione Sicilia/Europa Paolo Borsellino dal 2011 al 2015 (Vice-presidente dal 2015) http://centropaoloborsellino.wordpress.com/; - Presidente dell'Associazione Orti di Pace-Sicilia (www.ortidipacesicilia.org) dal 2009; l'Associazione progetta e promuove, con specificità di carattere educativo-didattico, offerta formativa nell'ambito dell'educazione del lavoro, dell'educazione ambientale, alimentare e interculturale. All'interno dell'associazione opera una fitta Rete di Istituti scolastici siciliani;

- Componente del Comitato Tecnico Scientifico di Proteo Fare Sapere (Ente di formazione) - Sicilia di Palermo, dal 2014;

- Componente del Comitato scientifico dell'Associazione Ionica – Montessori di Taranto, dal 2015;

- Componente designato della Commissione Giudicatrice del Concorso Nazionale Quel fresco profumo di libertà bandito da MIUR e Centro Studi, ricerche e documentazione Sicilia/Europa Paolo e Rita Borsellino. III edizione (2016), quarta edizione (2017);

- Componente del Comitato Scientifico del CIRNM Centro Internazionale di Ricerca Francesco Saverio Nitti per il Mediterraneo dal 2019;

 

 

Attività didattica

Ricopre gli insegnamenti di Modelli di progettazione pedagogica e politiche educative (CdL Magistrale in Scienze pedagogiche e progettazione educativa), di Pedagogia generale e dell’infanzia (CdL in Scienze dell’educazione e della formazione), di Teoria, metodi e progettazione per l’educazione ambientale (CdL Magistrale in Scienze pedagogiche e progettazione educativa- Curr. B Educazione ambientale e territorio), Pedagogia generale (CdL Magistrale in Scienze e tecniche delle attività motorie, preventive e adattate). Nel corso degli anni ha insegnato anche Pedagogia dell’apprendimento, Pedagogia sperimentale, Pedagogia e didattica dei media, Pedagogia interculturale, Filosofia dell'educazione.

Dall’A.A. 2000/2001 ha regolarmente insegnato presso la SISSIS (Scuola Interuniversitaria Siciliana di Specializzazione per l'Insegnamento Secondario), i Corsi di Tirocinio Formativo Attivo e di specializzazione per le attività di sostegno. Dal 2001 tiene regolarmente lezione e seminari di approfondimento anche all’interno dell’attività didattica di vari Dottorati di Ricerca. Nel 2015 è stata docente presso la Scuola estiva CoPED R-Urban Regeneration organizzata da Università di Catania in collaborazione con University of Memphis;

 

Attività didattica all’estero:

- Nel corso dell’Anno Accademico 2008/09, nell’ambito del Lifelong Learning Program TS mobility tra l’Università di Catania e l’Università di Siviglia, in qualità di Visiting Professor ha tenuto un ciclo di lezioni sul tema El modelo del sistema formativo integrado en Italia presso il 4° Curso de la Licenciatura de Pedagogia della Facoltà di Ciencias de la Educación;

- Nell’Anno Accademico 2008/09 per il Dottorato di Ricerca in Educaciòn e cambio social del Dipartimento di Teoria, Historia de la educaciòn y Pedagogia Social dell’Università di Siviglia ha tenuto un ciclo di seminari di studio sul tema La educaciòn nueva y la escuela activa en Europa;

- Nel 2017, su invito del Department of Education Leadership, Management, and Policy della Seton Hall University (Stati Uniti) ha tenuto un ciclo di lezioni per il corso Curriculum Design and Evaluation sui temi: Modelli di Progettazione; Attivismo pedagogico e valutazione; La Riforma italiana La Buona scuola;  

 

All’impegno scientifico-didattico ha sempre accompagnato, nel corso degli anni, anche un’intensa attività svolta sia in qualità di relatrice in numerosi Convegni, Seminari, Giornate di studio, Tavole rotonde, Corsi di formazione e di aggiornamento per docenti, su tematiche che vanno dall’Educazione Nuova e la Scuola Attiva alle scuole all’aperto, dalla didattica delle scienze umane alle pratiche di insegnamento/apprendimento, dalla formazione degli insegnanti all’ampio raggio delle problematiche legate ai diritti umani, dalla dispersione scolastica al disagio giovanile, dall’educazione ambientale alla cittadinanza attiva democratica.

 

Versanti privilegiati nell’attività di ricerca scientifica:

•Educazione Nuova e Scuola Attiva in Italia e in Europa. Modelli, temi, figure, con particolare riferimento al contesto dell’Education Nouvelle.

•Educazione e Scuola all’aperto. Sperimentazioni educativo-didattiche in Sicilia

•Educazione, Ambiente, territorio e cittadinanza attiva democratica

 

- Modelli e matrici teoriche della corrente dell’Education Nouvelle in Francia e, con essi posti in stretta interrelazione, le multiformi esperienze di ricerca empirico-sperimentale condotte in campo educativo in area francofona tra Ottocento e Novecento. Fin dalla prima indagine sul pensiero e l’opera di Célestin Freinet è apparso chiaro come non vi fossero trattazioni dell’autore in lingua italiana che non riconducessero sostanzialmente il suo contributo, spesso in forma esclusiva e pertanto riduttiva, alle più diffuse tecniche didattiche di cui si è fatto promotore. Alla luce di un’attenta lettura dei testi di riferimento (non sempre presenti in traduzione italiana) sono andate però emergendo, spiccate, le peculiarità di una riflessione che soltanto per grandi linee ripercorre i “luoghi” classici della cosiddetta pedagogia ‘attivistica’, presentando, al contrario, carattere originale in ordine all’interpretazione dinamico-funzionale della vita psichica e dell’apprendimento, alla concezione democratica dei diritti e dei poteri dell’uomo, alla pratica cooperativistica e all’educazione del lavoro. Veste ben più ampia, articolata ed approfondita sotto il profilo critico, assume nel tempo l’indagine nei due volumi che costituiscono riferimento unico in Italia per gli studi sul campo: Roger Cousinet (Catania, CUECM, 1995), ed Educazione Nuova e Culture Intellectuelle. Il primo offre un approccio nuovo al pensiero e all’opera di Cousinet, collocandone il contributo, per la prima volta in Italia, all’interno di una ricostruzione di ampio respiro che permette di far uscire dall’ombra, di porre nel loro più significativo nesso di relazione, i molteplici apporti del pedagogista al rinnovamento pedagogico francese. Quanto più il versante di ricerca in oggetto è stato approfondito, tanto più e con sempre maggiore evidenza è andato emergendo come in lingua italiana non esista un corredo di testi funzionali e di supporto all’indagine. Al dato di un campo a lungo rimasto non esplorato non stupisce che trovi riscontro una grave carenza di testi disponibili in traduzione italiana. Alla luce di tale consapevolezza prende forma l'altro volume, Educazione Nuova e Culture intellectuelle (Catania, CUECM, 2003), anch’esso unico in Italia per il campo di trattazione, recensito anche sulla Rivista internazionale «Paedagogica Historica». Il testo contiene, in un’ampia appendice, la traduzione integrale dell’opera di Roger Cousinet La Culture Intellectuelle (Paris, Les Presses d’Ile de France, 1954), pressoché sconosciuta in Italia. La traduzione del testo cousinettiano fornisce avvio per un’approfondita indagine intorno all’istituzione, a livello di istruzione secondaria, delle Classes Nouvelles; esperienza che trae ispirazione dal lavoro di progettazione e di ricerca della Commissione per il Piano Langevin-Wallon e che muove i primi passi nell’immediato secondo dopoguerra. In direzione di un impegno cresciuto nel tempo e di uno studio giunto fino a comprendere l’intero raggio dei paesi europei, lungo tale filone di studi si colloca, nel mese di dicembre del 2009, l’organizzazione a Catania, su iniziativa della sottoscritta, di un Convegno Internazionale sul tema Educazione Nuova e Scuola Attiva in Europa all’alba del Novecento. Modelli, temi, figure, che ha avuto luogo presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Catania. L’evento si è posto un duplice scopo, per un verso tornare a considerare il prisma di esperienze e di idee riconducibili alle origini del movimento dell’Educazione Nuova e della Scuola Attiva; in parallelo sottoporre a più attenta verifica le consuete impostazioni di studio non di rado inclini ad assumere forme convenzionalmente accettate e per lo più tendenti a risolvere, all’interno di quel grande contenitore che in Italia si è soliti chiamare attivismo, importanti peculiarità e prerogative di contesto. Sullo sfondo l’orizzonte di riferimento restituito dalla consapevolezza, sempre più chiara e condivisa a livello europeo, della crescente importanza sociale e politica assunta dalla ricerca pedagogica in età contemporanea, del ruolo da essa rivestito nel portare a convergenza, nel singolo, sviluppo, autonomia di scelta, preparazione al ruolo di cittadino e alle funzioni produttive; tutte finalità che, in pieno accordo con una decisa ispirazione internazionale, hanno contraddistinto fin dal suo primo apparire il movimento all’Educazione Nuova e della Scuola Attiva. Gli Atti del Convegno sono stati pubblicati in due volumi, numero monografici della rivista «I Problemi della Pedagogia», Vol. I n. 4/6 2010, vol. II n. 4/6 2011 (Roma, Anicia).

 

- Nell'ambito del Progetto di Interesse Nazionale sul tema "La formazione della gioventù italiana tra le due guerre mondiali per la costruzione dell’identità nazionale" (2005), si colloca la prima ricostruzione del contesto d'attività della sperimentazione dei Regi Ginnasi Magistrali in Sicilia, che ha riportato alla luce fonti inedite dei primi anni del Novecento. Su tale terreno di studi particolare impegno è stato dedicato alla figura di Michele Crimi (1875-1963) come documentato anche nel corso di una Mostra fotografico-documentaria, Michele Crimi (1875-1963). Pagine inedite di pedagogia siciliana, allestita presso il Dipartimento di processi formativi, aperta al pubblico dal 27 settembre al 27 ottobre 2006. Su tematiche attinenti tale ambito di ricerca e la storia delle scuole all’aperto in Italia sono stati organizzati più convegni, due in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Marsala.

Nel 2014 il progetto interdipartimentale (Dipartimenti di Scienze della Formazione, Medicina e Chirurgia, Ingegneria civile e Architettura) FIR Asse natura-cultura. Progettazione educativa, sistema formativo integrato, configurazione del territorio ha proiettato nella Sicilia contemporanea l’onda lunga dell’indagine sottoponendo ad osservazione ed analisi le esperienze innovative degli orti urbani e degli orti didattici, cercando di produrre, laddove possibile, una sintesi operativa tra tutte le realtà che operano sul terreno dell’istruzione, della formazione, della riabilitazione terapeutica, e della rivitalizzazione urbana.

 

- l’approfondimento del tema della Cittadinanza attiva democratica assume originalità in riferimento particolare alla nozione di “memoria operante” che va a definirsi progressivamente all’interno di un contesto di studi e di ricerche condotti su terreni attinenti gli apporti della psicopedagogia di area francofona. Prende spunto, in particolare, dagli studi pedagogici sul contact opérant e da Jean Piaget. È per contatto operante che si approda ad esperienze culturali in senso proprio, come dalla reciprocità riflessiva si sviluppa una logica delle relazioni funzionale all’esercizio delle capacità critiche, fonte di razionalità e di autoregolazione. In riferimento a Jean Piaget il rimando è agli scritti sociologici piagetiani aventi in oggetto l’individualità e le dinamiche di rapporto tra psicogenesi e sociogenesi, pensiero egocentrico e pensiero sociocentrico (Piaget J., Studi Sociologici, a cura di Barbetta e Fornasa, Franco Angeli Editore, Milano 1989). Tali studi rappresentano un interessante contributo alla riflessione sui rapporti tra individuo, società e modelli educativi, o meglio tra essere individuale ed essere sociale. La reciprocità, che Piaget definisce “il metodo della cooperazione tradotto in logica”, opera dunque per contatto operante in direzione della decentrazione, permettendo all’io di entrare in regime di contrattazione, di evolvere mediante riflessione, e dunque di maturare in personalità. Dalla reciprocità delle menti si sviluppa una logica delle relazioni funzionale all’esercizio delle capacità critiche, fonte importante di razionalità e di autoregolazione.

Uno stretto rapporto di circolarità tiene assieme esperienza educativa e processi di trasformazione sociale in senso democratico e partecipativo. In occasione del convegno Educazione e libertà nel tempo presente. Percorsi, modelli, problemi (Messina, 2006), ho delineato quale condizione di esercizio dell’essere liberi, un vissuto dal duplice volto, che coniuga l’espressione di capacità soggettive con la progressiva proiezione/costruzione, all’esterno del soggetto stesso, di condizioni atte all’essere liberi (sintesi per contatto operante). Una tale prospettiva comporta che ciò che chiamiamo libertà non si configuri mai quale costellazione illimitata di opportunità di agire concepite in astratto, piuttosto connoti ed implichi relazioni tra individui dati, storicamente e politicamente determinate, dialoghi e scambi intergenerazionali.

Ad ogni passaggio di consegna intergenerazionale il valore della memoria, non “altra”, che si aggiunge in rapporto di somma, ma “ulteriore”, che faccia opera di trasduzione e introduca lungo un’unica via, al decentramento e al radicamento di sé allo stesso tempo, segnerà il tracciato di un percorso che appare oggi praticabile per disinnescare meccanismi per i quali, ci ricorda Piaget, individui egocentrici associati producono e riproducono società di tipo sociocentrico;

- Dal 2000 ad oggi più volte chiamata a riferire anche sul pensiero e l’opera del pedagogista catanese Leonardo R. Patanè con il quale ha collaborato a lungo presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Catania. Lo stretto nesso tra prassi didattica e pedagogia, fortemente presente nell’autore, è andato a costituire cornice di riferimento in occasione della ricostruzione del suo pensiero operata nel volume Prassi didattica e pedagogia relazionale. Studi in onore di Leonardo Roberto Patané (Roma, Armando, 2002). Attraverso il contributo di illustri pedagogisti e di studiosi italiani e stranieri l’opera presenta la prospettiva di una Pedagogia relazionale che, nell’ottica di un relazionalismo critico, viene riproposta quale chiave interpretativa per comporre le assunzioni epistemologiche della pedagogia e le ragioni dello sperimentalismo e della prassi didattica in un rapporto distante tanto da pretese di rigida sistematicità quanto da illusioni tecnicistiche. Per l’Enciclopedia Pedagogica (a cura di Mauro Laeng, Brescia, La Scuola, 2003) sullo stesso pedagogista catanese è stata chiamata a compilare la relativa voce. 

Direzione o partecipazione a comitati scientifici, di riviste, di collane editoriali

           
  Pedagogia Oggi. Rivista semestrale della Societa Italiana di Pedagogia                                                                                            Membro del Comitato Scientifico                       2021  

  Ricerche di Pedagogia e Didattica. Journal of Theories and Research in Education.                                                                      Componente del Gruppo dei Revisori                 2021 

rc2 - Program committee (membro del comitato scientifico) XXV INTERNATIONAL CONFERENCE ON THE HISTORY OF EDUCATION The pedagogical attraction to the sea during the 20th century Barcelona, 23, 24 and 25 November 2022




 

  RASSEGNA DI PEDAGOGIA [1946]
ISSN: 0033-9571
rp7 - Membro del Comitato Scientifico 2013      
  I PROBLEMI DELLA PEDAGOGIA [1955]
ISSN: 0032-9347
rp7 - Membro del Comitato Scientifico 2012          
  STUDI SULLA FORMAZIONE [2008]
ISSN: 2036-6981
rp7 - Membro del Comitato Scientifico 2014          
95783 TASCABILI BONANNO. PEDAGOGIA rp1 - Direttore di rivista, collana editoriale, enciclopedia 2003        
  MEMORIE DEL MEDITERRANEO: STORIA, CULTURA ED EDUCAZIONE rp7 - Membro del Comitato Scientifico 2017           
  EDUCAZIONE E NATURA [2019]
ISSN: 2612-2677
rp7 - Membro del Comitato Scientifico 2019             
  SCIENZE DELL'EDUCAZIONE [1995]
ISSN: 1973-1817
rp7 - Membro del Comitato Scientifico 2009            
  LA SOCIETÀ FORMATIVA [2003]
ISSN: 2284-3000
rp7 - Membro del Comitato Scientifico 2009             
  CQIA RIVISTA [2010]
ISSN: 2039-4039
rp6 - Altro tipo di attività editoriale 2017             
  CULTURA PEDAGOGICA E SCIENZE DELLA FORMAZIONE rp7 - Membro del Comitato Scientifico 2007             
  HEURESIS. RIFORMA DELL'EDUCAZIONE rp7 - Membro del Comitato Scientifico 2013             
  EducAzione rp7 - Membro del Comitato Scientifico 2018           
  COLLANA DI PEDAGOGIA SOCIALE, STORIA DELL’EDUCAZIONE E LETTERATURA PER L'INFANZIA rp2 - Membro del Comitato Editoriale 2015            
  RESEARCH TRENDS IN HUMANITIES EDUCATION & PHILOSOPHY [2014]
ISSN: 2284-0184
rp7 - Membro del Comitato Scientifico 2014             
  EMBLEMI [2013]
ISSN: 2284-0338
rp7 - Membro del Comitato Scientifico 2017             
  EDUCAZIONE, SOCIETÀ E PEDAGOGIA MILITANTE [2019] rp7 - Membro del Comitato Scientifico 2019             
  APOGEO EDUCATION rp7 - Membro del Comitato Scientifico 2017           
  LA MELAGRANA rp7 - Membro del Comitato Scientifico 2009            
96542 CULTURA E FORMAZIONE. PEDAGOGIA rp1 - Direttore di rivista, collana editoriale, enciclopedia

2015

   
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Anno accademico 2018/2019


Anno accademico 2017/2018


Anno accademico 2016/2017


Anno accademico 2015/2016

PRIN e coordinamento scientifico

- Coordinatrice Gruppo di ricerca di Catania PRIN 2003 (cofinanziato) Immagini del modello di formazione giovanile tra le due guerre mondiali nella Sicilia orientale.

- Partecipante al programma di ricerca PRIN 2005 (cofinanziato) con l’Università degli studi di Roma Tor Vergata: L’educazione degli adulti tra le due guerre mondiali nella Sicilia orientale.

- Coordinamento del Gruppo di ricerca Unità di Catania per il PRIN 2007: Dal sistema formativo integrato al soggetto polisistemico: nuove prospettive per la formazione degli insegnanti. analisi storico-comparativa, modelli teorici, temi e figure di riferimento.

- Coordinamento del Gruppo di ricerca Unità di Catania per il PRIN 2008: Nel labirinto della formazione integrata: pratiche formative e soggetto polisistemico. Metafore, ricombinazioni, ibridazioni identitarie, nuovi orizzonti nella ricerca pedagogica alla luce delle più recenti tecnologie di rete.

- Partecipante al programma di ricerca PRIN 2010/11 (cofinanziato) dell’Unità- Università degli Studi di Roma ‘La Sapienza’: Successo formativo, inclusione e coesione sociale: strategie innovative, ICT e modelli valutativi.

- Principal Investigator del Gruppo di Ricerca interdipartimentale Nature-Culture. Link Educational Design, Integrated Learning Process, Landscapes 

(www.fir2014.unict.it/ Università di Catania - Area della Ricerca. Project Code 294E64).

- Coordinamento del Gruppo di ricerca Unità di Catania per il PRIN 2015: Generazioni ponte. Processi formativi, percorsi identitari e dialogo interculturale tra seconde generazioni, territori e memorie.

- Coordinatrice nel 2017 del Gruppo di ricerca dell’Università di Catania - Progetto Hostis-Hospes. Connecting People for a Europe of Diversities (Programma REC - Rights, equality and citizenship work programme - call REC-VAW-AG-2016-02Round 1 – CUP n. J15E17000000006). Il progetto focalizza l’attenzione sulle pratiche interculturali realizzate nei contesti educativi siciliani formali e informali e sul concetto di inclusione in riferimento ai minori stranieri. Si propone di favorire lo sviluppo di modelli di società multietniche per una Unione Europea “Unita nella diversità” e, in particolare, di identificare, promuovere e diffondere un “Modello Siciliano” per il dialogo interculturale e l’inclusione sociale di minori stranieri. 

- Partecipante al programma di ricerca PRIN 2017 dell’Università Kore di Enna (cofinanziato) REsearch at the SERvice of Educational fragilitiesS (RE-SERVES).

All’impegno scientifico-didattico ha sempre accompagnato, nel corso degli anni, anche un’intensa attività svolta sia in qualità di relatrice in numerosi Convegni, Seminari, Giornate di studio, Tavole rotonde, Corsi di formazione e di aggiornamento per docenti, su tematiche che vanno dall’Educazione Nuova e la Scuola Attiva alle scuole all’aperto, dalla didattica delle scienze umane alle pratiche di insegnamento/apprendimento, dalla formazione degli insegnanti all’ampio raggio delle problematiche legate ai diritti umani, dalla dispersione scolastica al disagio giovanile, dall’educazione ambientale alla cittadinanza attiva democratica.

 

Versanti privilegiati nell’attività di ricerca scientifica:

•Educazione Nuova e Scuola Attiva in Italia e in Europa. Modelli, temi, figure, con particolare riferimento al contesto dell’Education Nouvelle.

•Educazione e Scuola all’aperto. Sperimentazioni educativo-didattiche in Sicilia

•Educazione, Ambiente, territorio e cittadinanza attiva democratica

 

- Modelli e matrici teoriche della corrente dell’Education Nouvelle in Francia e, con essi posti in stretta interrelazione, le multiformi esperienze di ricerca empirico-sperimentale condotte in campo educativo in area francofona tra Ottocento e Novecento. Fin dalla prima indagine sul pensiero e l’opera di Célestin Freinet è apparso chiaro come non vi fossero trattazioni dell’autore in lingua italiana che non riconducessero sostanzialmente il suo contributo, spesso in forma esclusiva e pertanto riduttiva, alle più diffuse tecniche didattiche di cui si è fatto promotore. Alla luce di un’attenta lettura dei testi di riferimento (non sempre presenti in traduzione italiana) sono andate però emergendo, spiccate, le peculiarità di una riflessione che soltanto per grandi linee ripercorre i “luoghi” classici della cosiddetta pedagogia ‘attivistica’, presentando, al contrario, carattere originale in ordine all’interpretazione dinamico-funzionale della vita psichica e dell’apprendimento, alla concezione democratica dei diritti e dei poteri dell’uomo, alla pratica cooperativistica e all’educazione del lavoro. Veste ben più ampia, articolata ed approfondita sotto il profilo critico, assume nel tempo l’indagine nei due volumi che costituiscono riferimento unico in Italia per gli studi sul campo: Roger Cousinet (Catania, CUECM, 1995), ed Educazione Nuova e Culture Intellectuelle. Il primo offre un approccio nuovo al pensiero e all’opera di Cousinet, collocandone il contributo, per la prima volta in Italia, all’interno di una ricostruzione di ampio respiro che permette di far uscire dall’ombra, di porre nel loro più significativo nesso di relazione, i molteplici apporti del pedagogista al rinnovamento pedagogico francese. Quanto più il versante di ricerca in oggetto è stato approfondito, tanto più e con sempre maggiore evidenza è andato emergendo come in lingua italiana non esista un corredo di testi funzionali e di supporto all’indagine. Al dato di un campo a lungo rimasto non esplorato non stupisce che trovi riscontro una grave carenza di testi disponibili in traduzione italiana. Alla luce di tale consapevolezza prende forma l'altro volume, Educazione Nuova e Culture intellectuelle (Catania, CUECM, 2003), anch’esso unico in Italia per il campo di trattazione, recensito anche sulla Rivista internazionale «Paedagogica Historica». Il testo contiene, in un’ampia appendice, la traduzione integrale dell’opera di Roger Cousinet La Culture Intellectuelle (Paris, Les Presses d’Ile de France, 1954), pressoché sconosciuta in Italia. La traduzione del testo cousinettiano fornisce avvio per un’approfondita indagine intorno all’istituzione, a livello di istruzione secondaria, delle Classes Nouvelles; esperienza che trae ispirazione dal lavoro di progettazione e di ricerca della Commissione per il Piano Langevin-Wallon e che muove i primi passi nell’immediato secondo dopoguerra. In direzione di un impegno cresciuto nel tempo e di uno studio giunto fino a comprendere l’intero raggio dei paesi europei, lungo tale filone di studi si colloca, nel mese di dicembre del 2009, l’organizzazione a Catania, su iniziativa della sottoscritta, di un Convegno Internazionale sul tema Educazione Nuova e Scuola Attiva in Europa all’alba del Novecento. Modelli, temi, figure, che ha avuto luogo presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Catania. L’evento si è posto un duplice scopo, per un verso tornare a considerare il prisma di esperienze e di idee riconducibili alle origini del movimento dell’Educazione Nuova e della Scuola Attiva; in parallelo sottoporre a più attenta verifica le consuete impostazioni di studio non di rado inclini ad assumere forme convenzionalmente accettate e per lo più tendenti a risolvere, all’interno di quel grande contenitore che in Italia si è soliti chiamare attivismo, importanti peculiarità e prerogative di contesto. Sullo sfondo l’orizzonte di riferimento restituito dalla consapevolezza, sempre più chiara e condivisa a livello europeo, della crescente importanza sociale e politica assunta dalla ricerca pedagogica in età contemporanea, del ruolo da essa rivestito nel portare a convergenza, nel singolo, sviluppo, autonomia di scelta, preparazione al ruolo di cittadino e alle funzioni produttive; tutte finalità che, in pieno accordo con una decisa ispirazione internazionale, hanno contraddistinto fin dal suo primo apparire il movimento all’Educazione Nuova e della Scuola Attiva. Gli Atti del Convegno sono stati pubblicati in due volumi, numero monografici della rivista «I Problemi della Pedagogia», Vol. I n. 4/6 2010, vol. II n. 4/6 2011 (Roma, Anicia).

 

- Nell'ambito del Progetto di Interesse Nazionale sul tema "La formazione della gioventù italiana tra le due guerre mondiali per la costruzione dell’identità nazionale" (2005), si colloca la prima ricostruzione del contesto d'attività della sperimentazione dei Regi Ginnasi Magistrali in Sicilia, che ha riportato alla luce fonti inedite dei primi anni del Novecento. Su tale terreno di studi particolare impegno è stato dedicato alla figura di Michele Crimi (1875-1963) come documentato anche nel corso di una Mostra fotografico-documentaria, Michele Crimi (1875-1963). Pagine inedite di pedagogia siciliana, allestita presso il Dipartimento di processi formativi, aperta al pubblico dal 27 settembre al 27 ottobre 2006. Su tematiche attinenti tale ambito di ricerca e la storia delle scuole all’aperto in Italia sono stati organizzati più convegni, due in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Marsala.

Nel 2014 il progetto interdipartimentale (Dipartimenti di Scienze della Formazione, Medicina e Chirurgia, Ingegneria civile e Architettura) FIR Asse natura-cultura. Progettazione educativa, sistema formativo integrato, configurazione del territorio ha proiettato nella Sicilia contemporanea l’onda lunga dell’indagine sottoponendo ad osservazione ed analisi le esperienze innovative degli orti urbani e degli orti didattici, cercando di produrre, laddove possibile, una sintesi operativa tra tutte le realtà che operano sul terreno dell’istruzione, della formazione, della riabilitazione terapeutica, e della rivitalizzazione urbana.

 

- l’approfondimento del tema della Cittadinanza attiva democratica assume originalità in riferimento particolare alla nozione di “memoria operante” che va a definirsi progressivamente all’interno di un contesto di studi e di ricerche condotti su terreni attinenti gli apporti della psicopedagogia di area francofona. Prende spunto, in particolare, dagli studi pedagogici sul contact opérant e da Jean Piaget. È per contatto operante che si approda ad esperienze culturali in senso proprio, come dalla reciprocità riflessiva si sviluppa una logica delle relazioni funzionale all’esercizio delle capacità critiche, fonte di razionalità e di autoregolazione. In riferimento a Jean Piaget il rimando è agli scritti sociologici piagetiani aventi in oggetto l’individualità e le dinamiche di rapporto tra psicogenesi e sociogenesi, pensiero egocentrico e pensiero sociocentrico (Piaget J., Studi Sociologici, a cura di Barbetta e Fornasa, Franco Angeli Editore, Milano 1989). Tali studi rappresentano un interessante contributo alla riflessione sui rapporti tra individuo, società e modelli educativi, o meglio tra essere individuale ed essere sociale. La reciprocità, che Piaget definisce “il metodo della cooperazione tradotto in logica”, opera dunque per contatto operante in direzione della decentrazione, permettendo all’io di entrare in regime di contrattazione, di evolvere mediante riflessione, e dunque di maturare in personalità. Dalla reciprocità delle menti si sviluppa una logica delle relazioni funzionale all’esercizio delle capacità critiche, fonte importante di razionalità e di autoregolazione.

Uno stretto rapporto di circolarità tiene assieme esperienza educativa e processi di trasformazione sociale in senso democratico e partecipativo. In occasione del convegno Educazione e libertà nel tempo presente. Percorsi, modelli, problemi (Messina, 2006), ho delineato quale condizione di esercizio dell’essere liberi, un vissuto dal duplice volto, che coniuga l’espressione di capacità soggettive con la progressiva proiezione/costruzione, all’esterno del soggetto stesso, di condizioni atte all’essere liberi (sintesi per contatto operante). Una tale prospettiva comporta che ciò che chiamiamo libertà non si configuri mai quale costellazione illimitata di opportunità di agire concepite in astratto, piuttosto connoti ed implichi relazioni tra individui dati, storicamente e politicamente determinate, dialoghi e scambi intergenerazionali.

Ad ogni passaggio di consegna intergenerazionale il valore della memoria, non “altra”, che si aggiunge in rapporto di somma, ma “ulteriore”, che faccia opera di trasduzione e introduca lungo un’unica via, al decentramento e al radicamento di sé allo stesso tempo, segnerà il tracciato di un percorso che appare oggi praticabile per disinnescare meccanismi per i quali, ci ricorda Piaget, individui egocentrici associati producono e riproducono società di tipo sociocentrico;

- Dal 2000 ad oggi più volte chiamata a riferire anche sul pensiero e l’opera del pedagogista catanese Leonardo R. Patanè con il quale ha collaborato a lungo presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Catania. Lo stretto nesso tra prassi didattica e pedagogia, fortemente presente nell’autore, è andato a costituire cornice di riferimento in occasione della ricostruzione del suo pensiero operata nel volume Prassi didattica e pedagogia relazionale. Studi in onore di Leonardo Roberto Patané (Roma, Armando, 2002). Attraverso il contributo di illustri pedagogisti e di studiosi italiani e stranieri l’opera presenta la prospettiva di una Pedagogia relazionale che, nell’ottica di un relazionalismo critico, viene riproposta quale chiave interpretativa per comporre le assunzioni epistemologiche della pedagogia e le ragioni dello sperimentalismo e della prassi didattica in un rapporto distante tanto da pretese di rigida sistematicità quanto da illusioni tecnicistiche. Per l’Enciclopedia Pedagogica (a cura di Mauro Laeng, Brescia, La Scuola, 2003) sullo stesso pedagogista catanese è stata chiamata a compilare la relativa voce. 

 

 

 

 

 

- Presidente del Centro studi, ricerche e documentazione Sicilia/Europa Paolo Borsellino dal 2011 al 2015 (Vice-presidente dal 2015) http://centropaoloborsellino.wordpress.com/;

 - Presidente dell'Associazione Orti di Pace-Sicilia (www.ortidipacesicilia.org) dal 2009; l'Associazione progetta e promuove, con specificità di carattere educativo-didattico, offerta formativa nell'ambito dell'educazione del lavoro, dell'educazione ambientale, alimentare e interculturale. All'interno dell'associazione opera una fitta Rete di Istituti scolastici siciliani;

- Componente del Comitato Tecnico-Scientifico del Centro Regionale di Ricerca, di Sperimentazione e Sviluppo - Sicilia (art 28, comma 2, lettera b del DM 663/2016; DPR 263/2012; D.I. 12.3.2015);

- Componente dal 2018 del Gruppo di consulenza scientifica universitaria della Rete Nazionale dei Centri Regionali di Ricerca, Sperimentazione e Sviluppo per l’Istruzione degli Adulti.

- Componente del Comitato Tecnico Scientifico di Proteo Fare Sapere (Ente di formazione) - Sicilia di Palermo, dal 2014;

- Componente del Comitato scientifico dell'Associazione Ionica – Montessori di Taranto, dal 2015;

- Componente designato della Commissione Giudicatrice del Concorso Nazionale Quel fresco profumo di libertà bandito da MIUR e Centro Studi, ricerche e documentazione Sicilia/Europa Paolo e Rita Borsellino. III edizione (2016), quarta edizione (2017);

- Componente del Comitato Scientifico del CIRNM Centro Internazionale di Ricerca Francesco Saverio Nitti per il Mediterraneo dal 2019;

Per ulteriori informazioni si rimanda al SITO :    www.mariatomarchio.it

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