EDUCAZIONE E FILOSOFIA NEL MONDO GRECO
Anno accademico 2023/2024 - Docente: CHIARA MILITELLORisultati di apprendimento attesi
Dopo aver seguito l’insegnamento di Educazione e filosofia nel mondo antico, lo studente avrà compreso come è nato il pensiero filosofico, conoscerà gli aspetti fondamentali della riflessione filosofica antica, con particolare attenzione al tema dell’educazione (paideia), avrà colto gli elementi di continuità e di rottura del pensiero contemporaneo rispetto a quello antico, e avrà assimilato le differenze tra i vari tipi di rapporti educativi e tra i vari modelli intellettuali ed etici che si riscontrano nella storia greca. Ciò abituerà lo studente a confrontarsi con un “altro” lontano nel tempo, il che sarà a sua volta utile per comprendere chi proviene oggi da una cultura diversa. Dal punto di vista più specificamente metodologico, lo studente sarà dotato degli strumenti ermeneutici necessari per riconoscere l’origine e lo sviluppo iniziale delle principali questioni storico-filosofiche, per comprendere i testi filosofici antichi e cogliere le teorie fondamentali in essi esposti, per capire quali sono le radici della civiltà “occidentale”, e per applicare i metodi propri della filosofia al campo di studio dell’educazione. In generale, lo studente avrà un quadro chiaro degli strumenti teorici e metodologici usati nello studio della filosofia e dei processi formativi propri dell’antichità.
Lo studente sarà, ancora, in grado non solo di valutare in modo personale le diverse teorie attuali sul pensiero antico, ma anche di applicare con spirito critico le lezioni dei filosofi antichi ai problemi educativi moderni. Lo studente avrà acquisito padronanza del vocabolario filosofico antico, ma soprattutto avrà consapevolezza dell’importanza dell’uso di un lessico tecnico preciso. Lo studente, infine, avrà coltivato le proprie capacità di apprendimento, tra cui quella (particolarmente importante ma non sempre curata) di comprendere un testo scritto in forma non-trattatistica, e sarà abituato a consultare gli esperti nei momenti cruciali del proprio percorso di auto-apprendimento.
Gli obiettivi di apprendimento attesi, declinati secondo i Descrittori di Dublino, sono i seguenti:
Conoscenza e capacità di comprensione (DD1):
• Conoscere teorie e modelli propri della filosofia antica per interpretare gli eventi educativi e formativi.
Conoscenza e capacità di comprensione applicata (DD2):
• Collegare i contenuti teorici e metodologici appresi alla interpretazione dei testi filosofico-educativi antichi.
Autonomia di giudizio (DD3):
• Valutare la pertinenza delle teorie antiche studiate rispetto ai problemi educativi moderni.
Abilità comunicative (DD4):
• Saper comunicare e condividere l’analisi degli eventi a partire dalle conoscenze della storia del proprio ambito professionale.
Capacità di apprendimento (DD5):
• Saper definire un proprio piano di sviluppo personale, monitorando le proprie azioni.
• Saper promuovere azioni di autovalutazione orientate al proprio sviluppo professionale.
Lo studente sarà, ancora, in grado non solo di valutare in modo personale le diverse teorie attuali sul pensiero antico, ma anche di applicare con spirito critico le lezioni dei filosofi antichi ai problemi educativi moderni. Lo studente avrà acquisito padronanza del vocabolario filosofico antico, ma soprattutto avrà consapevolezza dell’importanza dell’uso di un lessico tecnico preciso. Lo studente, infine, avrà coltivato le proprie capacità di apprendimento, tra cui quella (particolarmente importante ma non sempre curata) di comprendere un testo scritto in forma non-trattatistica, e sarà abituato a consultare gli esperti nei momenti cruciali del proprio percorso di auto-apprendimento.
Gli obiettivi di apprendimento attesi, declinati secondo i Descrittori di Dublino, sono i seguenti:
Conoscenza e capacità di comprensione (DD1):
• Conoscere teorie e modelli propri della filosofia antica per interpretare gli eventi educativi e formativi.
Conoscenza e capacità di comprensione applicata (DD2):
• Collegare i contenuti teorici e metodologici appresi alla interpretazione dei testi filosofico-educativi antichi.
Autonomia di giudizio (DD3):
• Valutare la pertinenza delle teorie antiche studiate rispetto ai problemi educativi moderni.
Abilità comunicative (DD4):
• Saper comunicare e condividere l’analisi degli eventi a partire dalle conoscenze della storia del proprio ambito professionale.
Capacità di apprendimento (DD5):
• Saper definire un proprio piano di sviluppo personale, monitorando le proprie azioni.
• Saper promuovere azioni di autovalutazione orientate al proprio sviluppo professionale.
Modalità di svolgimento dell'insegnamento
L’insegnamento sarà svolto tramite lezioni frontali, metodo che garantirà la trasmissione dei contenuti e dei metodi. Per raggiungere gli obiettivi relativi alle capacità di apprendimento e comunicazione, durante le lezioni saranno incoraggiate le domande di chiarimento e approfondimento da parte degli studenti. Le lezioni includeranno la lettura guidata di passi da testi classici, al fine di sviluppare la capacità di lettura dei vari tipi di opere filosofiche.
Prerequisiti richiesti
Non è richiesta alcuna conoscenza propedeutica.
Frequenza lezioni
La frequenza del corso è fortemente consigliata, perché l’esposizione delle teorie filosofiche ed educative antiche e la spiegazione dei testi classici da parte del docente facilita molto l’acquisizione dei contenuti da parte degli studenti.
Contenuti del corso
La concezione della filosofia nell’antichità. La felicità come fine della filosofia antica. La trasformazione della percezione e del comportamento. Teorie e pratiche filosofiche. La filosofia come modo di vivere. Il ruolo dei discorsi nella filosofia. Il destino della filosofia dopo l’antichità. L’insegnamento etico degli Stoici. I precetti morali di Epitteto. L’applicazione della filosofia alla vita quotidiana. Libertà mentale e felicità.
Testi di riferimento
1. Pierre Hadot, Che cos’è la filosofia antica, Einaudi 2010, 302 pp.
2. Manuale di Epitteto, introduzione e commento di Pierre Hadot, Einaudi 2006, 230 pp.
2. Manuale di Epitteto, introduzione e commento di Pierre Hadot, Einaudi 2006, 230 pp.
Programmazione del corso
Argomenti | Riferimenti testi | |
---|---|---|
1 | La filosofia prima della filosofia | 1 (cap. 1) |
2 | La comparsa del concetto del «filosofare» | 1 (cap. 2) |
3 | La figura di Socrate | 1 (cap. 3) |
4 | La definizione del filosofo nel Simposio di Platone | 1 (cap. 4) |
5 | Platone e l’Accademia | 1 (cap. 5) |
6 | Aristotele e la sua scuola | 1 (cap. 6) |
7 | Le scuole ellenistiche | 1 (cap. 7) |
8 | Le scuole filosofiche in epoca imperiale | 1 (cap. 8) |
9 | Filosofia e discorso filosofico | 1 (cap. 9) |
10 | Il cristianesimo come filosofia rivelata | 1 (cap. 10) |
11 | Scomparse e riapparizioni della concezione antica della filosofia | 1 (cap. 11) |
12 | Questioni e prospettive | 1 (cap. 12) |
13 | Arriano ed Epitteto | 2 (pp. 5-28) |
14 | Analisi del Manuale nella prospettiva dell'insegnamento generale di Epitteto | 2 (pp. 29-122) |
15 | I destinatari del Manuale e la sua fortuna | 2 (pp. 123-141) |
16 | La distinzione tra ciò che dipende da noi e ciò che non dipende da noi | 2 (pp. 143-151) |
17 | Precetti concernenti la disciplina del desiderio: il rapporto con le cose e con gli avvenimenti | 2 (pp. 153-157) |
18 | Consigli al progrediente: bisogna scegliere tra la scelta di vita morale e la cura delle cose esteriori | 2 (p. 159) |
19 | Precetti concernenti la disciplina del desiderio: Il rapporto con le cose e con gli avvenimenti | 2 (pp. 161-163) |
20 | Per praticare la disciplina del desiderio, non lasciarsi trascinare dalle rappresentazioni | 2 (pp. 165-169) |
21 | Consigli al progredente | 2 (pp. 171-177) |
22 | Precetti concernenti la disciplina del desiderio | 2 (p. 179) |
23 | Precetti concernenti la disciplina dell'azione: I doveri | 2 (pp. 181-203) |
24 | Consigli conclusivi al progrediente | 2 (pp. 205-213) |
Verifica dell'apprendimento
Modalità di verifica dell'apprendimento
Esami di profitto tramite prova orale. Non sono previste prove in itinere.
Verifica orale, valutata sulla base dei seguenti elementi: pertinenza delle risposte rispetto alle domande formulate (necessaria per passare l’esame); qualità dei contenuti, capacità di collegamento tra le varie parti del programma, proprietà di linguaggio filosofico, capacità espressiva complessiva (tutti elementi che contribuiscono alla valutazione finale, sempre a patto che le risposte siano pertinenti).
Verifica orale, valutata sulla base dei seguenti elementi: pertinenza delle risposte rispetto alle domande formulate (necessaria per passare l’esame); qualità dei contenuti, capacità di collegamento tra le varie parti del programma, proprietà di linguaggio filosofico, capacità espressiva complessiva (tutti elementi che contribuiscono alla valutazione finale, sempre a patto che le risposte siano pertinenti).
Esempi di domande e/o esercizi frequenti
In che modo differiscono le concezioni della felicità di Platone e Aristotele?
Qual è, secondo Pierre Hadot, il rapporto tra discorso e pratica nella filosofia antica?
Cosa intende Epitteto con l’espressione “ciò che dipende da noi”?
Quali sono le tre discipline che dovrebbero regolare il comportamento umano secondo gli Stoici?
Qual è il rapporto tra cose esteriori e vita morale secondo Epitteto?
Quali sono per Epitteto i segni distintivi del progrediente?
Legga questo passo del Manuale di Epitteto e ne spieghi il significato, contestualizzandolo all’interno dell’opera.
Qual è, secondo Pierre Hadot, il rapporto tra discorso e pratica nella filosofia antica?
Cosa intende Epitteto con l’espressione “ciò che dipende da noi”?
Quali sono le tre discipline che dovrebbero regolare il comportamento umano secondo gli Stoici?
Qual è il rapporto tra cose esteriori e vita morale secondo Epitteto?
Quali sono per Epitteto i segni distintivi del progrediente?
Legga questo passo del Manuale di Epitteto e ne spieghi il significato, contestualizzandolo all’interno dell’opera.