STORIA DELLA SCUOLA E DELLE ISTITUZIONI EDUCATIVE

Anno accademico 2018/2019 - 2° anno - Curriculum Educatore nei servizi per l'infanzia
Docente: Silvia Annamaria SCANDURRA
Crediti: 6
SSD: M-PED/02 - STORIA DELLA PEDAGOGIA
Modalità di erogazione: Tradizionale
Organizzazione didattica: 150 ore d'impegno totale, 114 di studio individuale, 36 di lezione frontale
Semestre:

Obiettivi formativi

Il corso, attraverso la ricostruzione ragionata della storia della scuola e delle istituzioni educative in Italia, si propone di mettere in rilievo le ragioni del mandato politico e sociale connesso a tali istituzioni, con particolare attenzione al rapporto esistente tra scolarizzazione, lavoro e democrazia; sarà, inoltre approfondito il ruolo storico-sociale svolto dal lavoro entro le istituzioni educative e formative in Italia. La lettura della storia della scuola e delle istituzioni educative, attraverso l’uso degli strumenti metodologici e critici offerti dalla tradizione storiografica annalistica e post-annalistica, sarà funzionale ad una conoscenza critica della corrispondenza tra mandato politico, teorie pedagogiche, legislazione scolastica e pratiche educative.

Obiettivi specifici:

  • Capacità di collocare il ruolo della scuola all’interno della dinamica storica natura-cultura;

  • Capacità di analizzare e contestualizzare il dettato pedagogico sottostante le diverse riforme scolastiche che hanno caratterizzato e modificato, nel tempo, il sistema educativo di istruzione e formazione professionale;

  • Capacità di utilizzare categorie critiche per analizzare il significato formativo del lavoro e il suo ruolo nel, e per, il cambiamento del sistema sociale e formativo.


Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Durante il corso delle lezioni si utilizzerà la mediazione didattica della Lezione frontale partecipata che consentirà ampio spazio dedicato al confronto e all’approfondimento dialogico sui temi trattati. Sono previsti, per gli studenti frequentanti, momenti di verifica, non valutativi e non obbligatori, di carattere orientativo e formativo. Le attività proposte saranno inoltre utili a verificare l’efficacia dell’intervento didattico.


Prerequisiti richiesti

Conoscenza generale delle teorie e pratiche pedagogiche fondamentali riferite ai processi di scolarizzazione in Italia dall’Unità ad oggi;
Padronanza del linguaggio specifico storico-pedagogico.


Frequenza lezioni

La frequenza alle lezioni non è obbligatoria ma fortemente consigliata, anche in ragione degli strumenti di mediazione didattica proposti in aula e delle azioni di peer tutoring che verranno messe in atto.


Contenuti del corso

Il corso si articola in tre moduli: il primo sarà incentrato su questioni di metodologia della ricerca storico-educativa; il secondo, fornirà una panoramica della storia della scuola italiana; il terzo, di carattere specialistico-monografico, sarà incentrato sul ruolo storico e sociale del lavoro all’interno delle istituzioni educative e formative.

Nello specifico il corso intende perseguire l’acquisizione dei seguenti contenuti:

Conoscenza degli strumenti metodologici della ricerca storico-educativa;
Conoscenza del quadro generale di sviluppo della storia della scuola italiana dall’Unità ad oggi;
Conoscenza della funzione politica e sociale della Scuola;
Conoscenza del valore formativo assegnato al lavoro, quale forma storica di auto-produzione umana e civica.


Testi di riferimento

A. Parte metodologica: La ricerca storica in educazione: la storiografica annalistica e post-annalistica e la storia delle strutture.

 A.Criscenti (a cura di), A proposito dell’History Manifesto. Nuove tendenze per la ricerca storico-educativa, Fondazione Vito Fazio Allmayer, Palermo 2016. [pp. 9-158]

B. Parte generale: Storia della scuola in Italia.

 G. Ricuperati, Storia della scuola in Italia. Dall'Unità a oggi, La Scuola, Brescia 2015.

C. Parte monografica: Valore formativo del lavoro e ruolo delle istituzioni formative per la realizzazione della democrazia sostanziale.

 S. Scandurra, Il ruolo della scuola tra resistenze e trasformazione. Valore formativo del lavoro e sistema duale in Italia, Bonanno, Acireale-Roma (in corso di stampa).



Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1La ricerca storica in educazione e i nuovi orientamenti storiograficiA.Criscenti (a cura di), A proposito dell’History Manifesto. Nuove tendenze per la ricerca storico-educativa, Fondazione Vito Fazio Allmayer, Palermo 2016, INTRODUZIONE 
2Valore formativo del sapere storicoA.Criscenti (a cura di), A proposito dell’History Manifesto. Nuove tendenze per la ricerca storico-educativa, Fondazione Vito Fazio Allmayer, Palermo 2016, PARTE PRIMA 
3Storia della scuola e delle istituzioni educative in Italia dalla legge Casati al Ventennio fascistaG. Ricuperati, Storia della scuola in Italia. Dall'Unità a oggi, La Scuola, Brescia 2015, Capp. I-V 
4Politica scolastica e democrazia nell’Italia RepubblicanaG. Ricuperati, Storia della scuola in Italia. Dall'Unità a oggi, La Scuola, Brescia 2015, Capp. VI-VIII 
5Scuola, lavoro e democrazia S. Scandurra, Il ruolo della scuola tra resistenze e trasformazione. Valore formativo del lavoro e sistema duale in Italia, Bonanno, Acireale-Roma, PREMESSA 
6Ruolo dell’istruzione tecnica e professionale nel processo di unità nazionaleS. Scandurra, Il ruolo della scuola tra resistenze e trasformazione. Valore formativo del lavoro e sistema duale in Italia, Bonanno, Acireale-Roma, I PARTE 
7La via italiana al sistema dualeS. Scandurra, Il ruolo della scuola tra resistenze e trasformazione. Valore formativo del lavoro e sistema duale in Italia, Bonanno, Acireale-Roma, II PARTE 

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

L’esame finale si svolgerà secondo modalità orale. La valutazione del colloquio finale, da parte della commissione, terrà conto, complessivamente, dei seguenti indici generali di giudizio: ampiezza tematica e organicità della trattazione; correttezza lessicale specialistica; livello di approfondimento e capacità di collegamento teorico; capacità di riferire le conoscenze ai contesti/ambiti specifici di intervento dell’educatore.


Esempi di domande e/o esercizi frequenti

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